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May 30, 2012

Bunker 14: Statement di Luigi Spagnolli

Franz

Il punto di vista di Luigi Spagnolli, sindaco di Bolzano, intorno al tema Bozner Bunker Nr. 14 (per l’articolo introduttivo al tema fare clic qui …)

Il Bunker 14 è una testimonianza straordinaria di un’epoca che è durata millenni e che oggi, con l’informatizzazione e la globalizzazione della comunicazione, è come svanita nelle nebbie della storia: l’epoca in cui si costruivano fortezze per delimitare territori da difendere. Per noi che abbiamo vissuto questo trapasso è importante mantenere in essere le testimonianze fisiche di allora. Per questo il Comune si è attivato per salvarlo, chiedendo espressamente alla Provincia un’apposita modifica del Piano d’Attuazione della zona produttiva oltre Via Einstein, nel quale era già di fatto sancita la distruzione almeno parziale del Bunker, la cui area d’incidenza era occupata, in buona parte, da un capannone industriale.
Salvato il Bunker (cosa ufficialmente non ancora certa, ma confido che  la conferma arrivi presto), va presa una decisione sul cosa farne. Purtroppo, nonostante le dimensioni del Bunker, gli spazi interni sono molto angusti, umidi e bui, vie di fuga non ce n’è, ed è quindi impensabile di poterne fare un uso pubblico o di aprirlo anche a piccole quantità di persone per liberamente usarlo. Quello che si potrà fare, a mio avviso – ma è giusto che vi sia una riflessione aperta e partecipata, prima di decidere -, sarà di valorizzarlo da un punto di vista storico, organizzando dei momenti di visita guidata, e raccontando all’esterno, con immagini e quant’altro, come vi avrebbero vissuto i soldati, se fosse stato necessario usarlo, cosa che per fortuna non fu. Lo spazio adiacente è peraltro destinato ad area ricreativa: non è grande, corrisponde ad un parco giochi di dimensioni medio piccole, ma si presta ad inventarsi qualcosa di collegato al Bunker: altra occasione per una riflessione partecipata. Mi sono già pervenute proposte, in tal senso.
I tempi per realizzare tutto quanto sopra non sono brevi, perché bisogna che siano realizzati, prima, gli insediamenti produttivi limitrofi: si tratta infatti di cantieri impegnativi, e di questi tempi non tutti hanno la possibilità di investire subito. Del resto, quando si urbanizza un’area, la regola è che gli spazi verdi e ricreativi si facciamo per ultimi.
Ecco, questo è quanto. Quando tutte le carte sono a posto, si parte.

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