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May 29, 2012

Torna Science Café: quante lingue si possono parlare a scuola?

Anna Quinz

Quando, per arrotondare un po’ il bilancio di una giovane ragazza alle prime esperienze professionali, mi sono trovata a fare una supplenza in una scuola media, due cose – abbastanza significative – mi sono saltate prepotentemente all’occhio.

Una: non sono decisamente portata per l’insegnamento.
Due: gli alunni delle classi di oggi, sono molto molto diversi da quelli delle classi di una volta.
Non tanto “perché i giovani d’oggi…”, e via ai luoghi comuni sulla perdita di valori, sul potere di internet, sui videogiochi ecc.
Più che altro, la diversità che ho notato rispetto a “noi”, sta nel fatto che la classe che avevo davanti era composta da 16 alunni di cui: 8 italiani, 3 albanesi, 2 rumeni, 2 pakistani, 1 cinese. La difficoltà della cosa, per me “insegnante” di primo pelo, era riuscire a coordinare attività che fossero comprensibili a tutti, visti i differenti livelli, in una sola classe, di conoscenza della lingua italiana (questi bimbi, come ovvio, a casa loro parlano albanese, rumeno, arabo, cinese). Di contro, la bellezza, di avere una “platea” così varia con cui confrontarsi, voci storie ed esperienze diverse, da condividere e su cui ragionare insieme.

Questa mia esperienza (per fortuna mia e dei miei piccoli alunni) è durata poco, ma è comunque stata per me significativa per entrare in contatto con un tema attualissimo nelle nostre scuole. Di questo tema si parla anche domani sulla bella terrazza dell’Eurac, durante il primo appuntamento di stagione di Science Cafè. Il tema è proprio: “Arabo in classe. Ma quante lingue si possono parlare a scuola?”.

Le domande di partenza che si sono posti gli organizzatori sono queste: come cambia il modo di insegnare quando non tutti gli studenti capiscono la stessa lingua? Si misurano diversamente i risultati? Il livello si abbassa? Che spunti offre la ricerca per insegnare e imparare meglio? E qui alcuni dati, raccolti, piuttosto interessanti: mediamente uno studente ogni 20 nelle scuole tedesche dell’Alto Adige – dalle elementari alle superiori – proviene da una famiglia di migranti; nelle scuole italiane la quota sale a quasi quattro bambini su 20.

Di questo parleranno  alcuni esperti: Silke Dantone, insegnante di Bolzano, Inge Niederfriniger, coordinatrice dei Centri linguistici di Bolzano e Judith Purkarthofer, linguista dell’Università di Vienna. La moderazione invece sarà compito di Ute Niederfriniger, giornalista di ORF.

A seguire, come vuole la tradizione dei caffè delle scienze di Eurac, ci sarà la musica di dj SLT. E non mancheranno nemmeno, le vignette di Rudi.

http://sciencecafe.eurac.edu

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