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May 15, 2012

Moda, cibo, danza, ufo… Curiosità futuriste, da scoprire in una lunga notte

Anna Quinz

Sul Futurismo a scuola ci hanno insegnato molte cose. Alcune belle alcune meno belle. Ci hanno insegnato lo stile pittorico, ma anche la letteratura. I legami con la politica ma anche le parole in libertà. La passione per le macchine, il dinamismo, gli aerei, ma anche l’attenzione al teatro, alla danza e alla pubblicità. Ci hanno detto di andare a Rovereto a scoprire Casa Depero, e tutti abbiamo bevuto un Campari ricordando le immagini disegnate dagli artisti.

Insomma, tutti abbiamo uno o più ricordi dedicati a questa dinamica avanguardia. Tutti conosciamo almeno il nome di Marinetti, Depero e Boccioni. Ma ci sono anche tante cose che forse non sappiamo. O artisti che non conosciamo. Magari non conosciamo, ad esempio, Uberto Bonetti. E se non lo conosciamo, è un peccato, perché ha tante “cose” interessanti da raccontare. A Bolzano, però, abbiamo l’opportunità di conoscerlo, perché alla Galleria Civica in Piazza Domenicani a Bolzano, è ora in corso una mostra a lui dedicata. Ma perché proprio Bonetti? Perché l’artista è spesso stato a Bolzano, e l’ha spesso raccontata con le sue immagini.

Senza entrare nel dettaglio della storia personale di Bonetti e delle opere “bolzanine”, che si possono scoprire in mostra, vorrei però sottolineare alcune curiosità che mi hanno particolarmente colpito, e che ho trovato particolarmente gustose. Intanto la capacità di Bonetti di raccontare la fiorente Bolzano dell’epoca (erano gli anni del regime, Bonetti era qui per rappresentare la città nella sua evoluzione verso la modernità, attraverso i nuovi palazzi e le nuove zone in espansione) con lo sguardo dell’artista, capace dunque di cogliere soprattutto i dettagli estetici, le cose belle, totalmente slegate dai loro significati politici. Esce così nei suoi disegni, ad esempio, un Monumento della Vittoria diverso forse da quello che incrociamo ogni giorno. Privato delle sue connotazioni politiche, e concepito come “oggetto urbano”, da guardare nella sua esteriore bellezza.

E ancora, divertentissime, le curiose rappresentazioni delle città “colpite” e attraversate dagli Ufo, grande passione di Bonetti (e di molti altri futuristi).

E poi la moda. Al piano inferiore della mostra, una ricca raccolta di disegni di abiti e accessori, ispirati all’abbigliamento della nostra tradizione altoatesina. Abiti e accessori che poi in alcuni casi, hanno trovato una produzione in case di moda italiane. Da non perdere, sempre nei “sotterranei” della Galleria, alcuni video storici dell’Istituto Luce, che raccontano moda e costume nella nostra terra (c’è anche una sfilata al Lido, che è un vero spettacolo).

La mostra insomma, è tutta da scoprire, ma c’è un’occasione da non perdere per farlo al meglio: la lunga notte del Futurismo che si svolgerà l’8 giugno. Una serata intera, per entrare nel mondo futurista, nel mondo di Bonetti, e perchè no, nel nostro mondo che da quel mondo almeno in parte deriva. Il programma della serata è intrigante: con performance di teatro, musica e danza futurista, sarà possibile “toccare” con mano tutte le sfaccettature di un movimento che non si è mai limitato ad una forma espressiva, ma che invece le ha accolte e sperimentate tutte (o quasi). Ospiti illustri ed esperti, ci faranno entrare in un’atmosfera inedita, anche attraverso dialoghi sul cibo, la moda, la musica, e gli ufo di cui si accennava prima. Momenti curiosi e particolari, per sdrammatizzare e slegare il futurismo da alcune implicazioni, per aprire l’orizzonte ad altre inattese. Il tutto, tra la Galleria Civica (dove si potrà seguire più di una visita guidata alla mostra), lo spettacolare chiostro dei Domenicani, il Museion (dove sarà esposto un arazzo futurista) e il Museo Civico (dove si potranno scoprire gli abiti tradizionali che hanno ispirato Bonetti). Ma anche in alcuni bar del centro, che per l’occasione, proporranno deliziosi cocktail futuristi. Una notte tutta da gustare insomma, se volete, anche insieme a Franz. Noi della banda, infatti organizzeremo per l’occasione un tour intenso e piacevole, per scoprire tutte le facce del futurismo a Bolzano.

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