I vendicatori: super eroi hollywoodiani vs. subereroi altoatesini

07.05.2012
I vendicatori: super eroi hollywoodiani vs. subereroi altoatesini

Mi trovo al nadamas, sono le ore 20 e sono in attesa di Alessandro Bandinelli per l’intervista su Diaz, quando improvvisamente in prossimità del bancone si genera un piccolo ma denso buc

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o nero di odio e ultra violenza.

Un cliente inavvertitamente pesta la zampa di un pitbull legato ad un individuo parecchio tatuato e fresco di barbiere. Insieme al guaito dell’ignaro molosso, come a voler tradurre il canino disappunto, vola un “pezzodimerda!”. Vista la nota proprietà lineare che collega pitbull, tatuaggi dozzinali ad una naturale predisposizione a picchiare il prossimo per futili motivi, il malcapitato cliente chiede scusa al cane, credo anche per il padrone che la sorte gli ha affibbiato.

A questo punto, quando la rabbia cieca sembra placarsi, dalle retrovie, personaggio distinto ma alcoolicamente alterato, probabilmente un professore progressista, dà al bruto del neo nazista.

Tutto quello che è successo dopo è stata solo immotivata e stupida violenza.

Staccare il pollice dell’energumeno, opponibile anche se non meritato, dal collo del povero professore ha richiesto un discreto sforzo.

In questi momenti penso che chiunque vorrebbe avere dei superpoteri, un costume variopinto e dare allegri buffetti ai fascistelli (la parola “picchiare”, nella versione originale, è stata censurata perché fosse ancora più esplicito il tono ironico della frase, ndd) offrendo ai presenti una bella storia da raccontare ai propri bambini per farli dormire sereni.

A questo punto mi ricordo improvvisamente di non aver ancora scritto la recensione di Avengers [..]

L’universo Marvel è in continua espansione e, se quasi tutti i precedenti titoli, fra alti e bassi, sono consigliati per lo più ad un pubblico nostalgico dei vecchi e coloratissimi albi della editoriale corno, questa orgia di supereroi è veramente per tutti.

La storia non è più stupida di tanti altri action movie e gli eventi scorrono con un bel ritmo incalzante. Non deve preoccupare che, questa volta, i supereoi debbano lavorare in squadra, anzi, il gruppo rende necessario un depotenziamento dei singoli “super-ego”. I diversi tratti caratteristici di ogni eroe si fondono l’uno nell’altro.

In corsa disperata per salvare il pianeta da un’invasione di guerrieri di altri universi aizzati da Loki, il fratello di Thor, i nostri eroi riescono pure a far ridere, e non poco, gli spettatori. Perfino Hulk, il mostro verde totalmente creato da un software 3D diviene una mostruosa macchietta.

Il consueto cameo di Stan Lee, ideatore e creatore dei fumetti marvel conclude questa bella avventura lasciando il pubblico mediamente soddisfatto.

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