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April 30, 2012

Le parole di Liliana Cavani ospite a Bolzano nei giorni scorsi per parlare di pace

Luca Sticcotti

E’ la cultura come strumento per comprendere la “fraternitas” di Francesco d’Assisi il filo conduttore identificato da Liliana Cavani come motivo di fondo per la sua recente visita a Bolzano in occasione del convegno intitolato “Pace, realismo di un’utopia” e dedicato dal Centro Pace del Comune di Bolzano alle figure di padre Ernesto Balducci e padre David Maria Turoldo.

Liliana Cavani è stata ospite del sindaco di Bolzano e poi protagonista di un affollato incontro pubblico all’università di Bolzano dove ha parlato soprattutto delle due figure di cui si è occupata nel suo lavoro di regista: Francesco D’Assisi appunto e quindi Galileo Galilei.

L’approccio laico di Liliana Cavani a queste figure ed ai temi delicati del dialogo tra chiesa, scienza, politica e società, sono costati alla regista qualche censura in passato. Ma l’hanno portata indirettamente a diventare un’importante interlocutrice di quel vasto ed eterogeneo ambiente ecclesiale che ha visto nel Concilio Vaticano II una formidabile spinta propulsiva al cambiamento e alla modernizzazione della chiesa.

 

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