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April 30, 2012

La giornata dello spazio pubblico (e di Paolini): nuove forme di resistenza

Anna Quinz

“La speranza non è un fine, ma un mezzo!”
Marco Paolini

Parole sante, avrebbe detto qualche nonno. E lo diciamo anche noi, appoggiando Marco Paolini in questo breve e incisivo elogio della speranza. Se non si spera, come si può continuare a resistere? E sopratutto, se non si spera (un mondo migliore, un futuro migliore, una vita migliore…), perché resistere? Di forme di resistenza ne abbiamo viste molte in questi intensi giorni di festival, e abbiamo toccato con mano forme ed esperienze. Ora è la speranza a prendere il sopravvento, sentimento condiviso e condivisibile, da perpetuare, ultimo a morire, come mezzo, appunto e non come fine. Anche perché, ricordava Gherardo Colombo, se il mezzo non è coerente al fine, il fine serve a poco.

Ma oggi, in piazza Matteotti, il cuore del discorso sarà il futuro (e le speranze) dello spazio pubblico (approfondimento qui). Di quei luoghi condivisi e da condividere che appartengono al cittadino e dei quali il cittadino deve riappropriarsi. Se ne parlerà prima di tutto in un workshop che vedrà impegnati gli attivissimi ragazzi di Esterni, gruppo milanese che ha anche coordinato allestimento e organizzazione del Festival, in dialogo con altre realtà che di spazio pubblico si occupano. E che lo spazio pubblico lo occupano.
Giovanni Piovene di Salottobuono (collettivo di ricerca e sperimentazione nell’ambito dello spazio urbano), Michael Obrist di feld72 (collettivo tedesco di architetti e operatori di strategie urbane) e Lisa Parola di a.titolo (collettivo di curatrici  che ha lo scopo di promuovere l’arte contemporanea orientata verso le dimensioni sociali e politiche dello spazio pubblico).

Il dibattito (H 15.00), dal significativo titolo “Celebrating public space” sarà trasmesso in live streaming dalla FranzPlatz (qui).

A seguire, atteso ospite del tardo pomeriggio, l’archistar Massimiliano Fuksas, che discuterà ancora del tema spazio pubblico, anche in prospettiva della candidatura a capitale della cultura 2019 dell’Alto Adige con il Nordest, insieme a Innocenzo Cipolletta e a Christian Tommasini (anche questo incontro, in live streaming su Franz).

Ospiti d’onore della FranzPlatz, gli amici G.A.T.E., giovani artisti trentini emergenti, rappresentati qui da VALENTINA MIORANDI, FEDERICO LANARO, LAURINA PAPERINA, TATIANA FESTI (non ancora confermata la presenza di FRANCESCO MATTUZZI, DAVID ARON ANGELI, MATTEO ROSA). Artisti che spesso si sono mossi nello spazio pubblico, per animarlo e per portare l’arte non solo nei luoghi deputati, ma anche e sopratutto laddove ci sono le persone che possono vederla e viverla, nelle piazze, nelle strade, nei luoghi “di tutti i giorni”.
Una dimensione civile e sociale importante dell’arte, che, come tante volte ricordato in questi giorni, torna ad essere “bene comune”, di condivisione e socializzazione.
I ragazzi trentini, aiuteranno Franz a raccontare questo tema, ad approfondirlo, anche attraverso le loro esperienze dirette, e poi, omaggeranno tutti i presenti di un piccolo “pensiero” ad hoc per l’occasione. Un’incursione  urbana da Trento a Piazza Matteotti, da non perdere.

La serata resistente, continuerà con la proiezione del film “Io sono Li” di Andrea Segre alle 20.00 al Filmclub. Ospite in sala uno degli interpreti Marco Paolini, appunto, con cui sarà poi possibile discutere.

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