Viaggio a Madrid. Dia #05: Mercado de San Miguel e Mercado de San Antonio

Accanto alla Plaza Mayor, in piena zona centrale (e inevitabilmente turistica), sorge in una struttura Liberty il Mercado de San Miguel, sorta di Eataly spagnola che, proprio come l’originale torinese, offre cibo buonissimo, sia in vendita, sia per tapas da mangiare al volo - sempre di lusso, sia chiaro. Ma proprio come per Eataly, l’eccezione è giustificata quando il cibo è così buono. Dall’abbinamento di gamberi – asparagi, ai piattini di pesce fresco al fritto misto; dalle croquetas ripiene di ogni ben di Dio alla paella che va bene non sarà madrileña ma quanto è buona.

Il Mercado de San Antonio, invece, aperto solo qualche mese fa accanto alla plaza de Chueca, il quartiere gay di Madrid, è uno spazio ancora più Eatalyano con frutta e verdura fresca in vendita, un supermercato al piano interratto e, ai piani superiori, il paradiso di una bodega con vino e tapas divine a prezzi più che accessibili, e al piano sopra ancora una sorta di food court che con le cugine americane ha ben poco a che spartire. Perché qui è chiaro che lo scopo non è ingurgitare un qualche tipo di cibo per saziarsi, ma raggiungere vette culinarie: dall’angolo foie gras rielaborato in ogni sua forma ed espressione, all’enoteca molto ben rifornita, dal pesce al riso alla carne alle crocchette. E mentre negli orari della cena italiana si può ancora trovare facilmente posto a sedere, dalle 10 di sera in poi, quando a Madrid si inizia a mangiare, il brulichio di gente che ogni giorno della settimana spizzica bocconcini e sorseggia nettare degli dei trovandosi, ritrovandosi, chiacchierando, ridendo o flirtando riempie questo spazio di suoni e colori e movimento.