“Sulla strada di casa”: storie di tragica normalità

“Sulla strada di casa”, opera prima di Emiliano Corapi, è un film dalla triste bellezza. Triste è lo sguardo del protagonista, Alberto (un eccellente Vinicio Marchioni), giovane imprenditore che “arrotonda” un bilancio in pieno effetto “crisi”, facendo da corriere per traffici non propriamente leciti e che in un viaggio disperato ed estremo, cerca di salvare la propria borghese e “normale” famiglia dal disastro che lui stesso – oltrepassando il crinale della legalità – ha provocato. Triste è anche lo sguardo di Sergio (Daniele Liotti), inconsapevole “doppio” di Alberto nelle criminose consegne, padre frustrato che da animale braccato, diventa carnefice e poi ancora, estremo salvatore della famiglia che lui stesso ha appena contribuito a spezzare. Due uomini “normali”, che spinti dalla voglia di normalità, scendono a compromessi con l’illegale e dunque il “fuori dal normale”, per amore verso le proprie famiglie e la propria condizione. Un viaggio unico e doppio, che attraverso due sguardi diversi e due diversi punti di vista, tragicamente legati, porta lo spettatore ad entrare in privati che si preferirebbe non conoscere, perché non troppo lontani da quello che “potrebbe accadere anche a noi”. Un racconto di una Italia che sicuramente, in lotta con lo stato di crisi, esiste e forse esiste anche più vicino di quanto si pensi. Il regista traccia questo percorso di distruzione, sulla strada di casa, attraverso un linguaggio semplice e diretto, molto vicino allo sguardo dei protagonisti, colti nelle loro più umane debolezze, nelle loro ansie quotidiane ed extra-quotidiane, nelle loro relazioni più intime e più toccanti. I bambini, figli dei due anti eroi della normalità, sono figure sullo sfondo, ma centrali nella narrazione, perché rendono ancora più tragico il viaggio verso la dannazione, in cerca della salvezza, dei loro normali, e normalmente terribili, padri.

Il film, in concorso, sarà proiettato nuovamente oggi alle ore 14.30.