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April 11, 2012

Bozner Filmtage: Dalla Cavani alle notti di Ibiza, il festival è per tutti

Franz

Il cinema è per tutti. E anche i festival di cinema, possono esserlo. Lo dice  il trailer che aprirà ogni proiezione dei Bozner Filmtage, al via mercoledì prossimo, 18 aprile. Dunque, è proprio il caso di prepararsi, la piacevole “abbuffata” annuale di cinema sta per arrivare e ci sarà di certo qualcosa per tutti i palati. Il programma, infatti è ricco e denso, come ogni anno e offre pure alcuni highlights davvero imperdibili. Ad esempio, proprio mercoledì, due film da non perdere assolutamente: “Diaz – don’t clean up this blood” il discusso film di Daniele Vicari sulle tragiche vicende del G8 a Genova. Se tutto va come deve andare, in sala ci saranno anche il regista e il produttore Domenico Procacci. Ma prima, mercoledì pomeriggio, non perdete “Italy love it or leave it“, documentario del bolzanino Gustav Hofer e del suo compagno Luca Ragazzi, su un viaggio in Italia in 500, per decidere se ancora ci si può innamorare della nostra terra a stivale o se è meglio lasciarla per altri lidi.
In generale, i film da vedere saranno tanti, come sempre 8 lungometraggi e 8 documentari in concorso, molti sottotitolati (grazie all’aiuto di BLS), e poi molto molto altro, come i film degli “zeligiani”, alcuni documentari su storie e personaggi altoatesini, o gli speciali dedicati ai registi che quest’anno sono particolarmente intriganti.
Sarà infatti a Bolzano, anche grazie al Centro per la Pace per il quale terrà una conferenza insieme a Sandro Tarter e Francesco Comina, la grandissima regista Liliana Cavani, che mostrerà al pubblico festivaliero l’imperdibile e straordinario “Galileo“.
Altro regista su cui i Filmtage si concentreranno con una serie di proiezioni e un dialogo aperto al pubblico (venerdì 20) è  Edoardo Winspeare. Nato in Austria, discende da una famiglia dello Yorkshire, trapiantata nel Regno di Napoli, e con il suo occhio di regista, è riuscito sempre a cogliere lo spirito vero del sud Italia, tra folklore, mafia, morti bianche e storie toccanti di famiglia.
E ancora, gli attori: focus su Gojko Mitic, attore serbo e pietra miliare del red western, o Indianerfilme, che dir si voglia. Per gli appassionati del “western comunista”, chiaramente di propaganda e ideologico, ma dal deciso valore cinematografico, anche per il grande successo – paragonabile a quello italiano di Giuliano Gemma – di Mitic, il festival proporrà due pellicole “Scout” e “Spur des Falken”.

Per la prima volta poi, i Filmtage si danno al clubbing: appuntamento nel foyer del Filmclub, giovedì sera, dove a seguito del documentario (“Ibiza Occident” di Guenter Schwaiger) sulle folli notti elettroniche di Ibiza, il dj Antonio Lampis, esperto della scena ibizenca, suonerà e mostrerà immagini proprio delle più note discoteche dell’isola.

Difficile contenere in poche righe tutto il programma del festival, quel che vale la pena fare, è procurarsi una brochure dell’evento e iniziare a sfogliarla, facendo linguette alle pagine o cerchietti rossi intorno ai film e ai momenti da non perdere. Oppure, basterà connettersi su franzmagazine.com e sul nostro twitter, per seguire in diretta tutti i momenti salienti della kermesse. Perché, appunto, il festival è per tutti, anche per coloro che non si trovano fisicamente a Bolzano!

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