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April 8, 2012

I rusteghi e la vecchia piccola borghesia veneziana

Jimmy Milanese

Bisogna esserci stati almeno una volta a Venezia, e avere percorso le calli stretti e rugosi come ragnatele in una foresta di fossili, per capire il teatro di Carlo Goldoni, i suoi personaggi e le sue drammatiche, esilaranti commedie.

Il fine settecento veneziano, l’epoca nella quale Goldoni contende a Gozzi il primato del commediografo più popolare, è infestato di personaggi aspri, rozzi, privi di cultura e incapaci di conversare. E’ la borghesia dell’epoca, che nessun vento avrebbe più spazzato via. In città operano diversi teatri e quasi un quarto della città è più o meno indirettamente impiegata nella realizzazione di spettacoli teatrali, mentre nel porto si ravvisano i primi segnali di una imminente crisi economica. Lo sfarzo veneziano e la sua fama internazionale sono ormai uno sbiadito ricordo del passato. La rivalità con Trieste austriaca ha tolto a Venezia il primato dei commerci nel Mediterraneo. Resiste il Tiepolo, ultimo grande esponente della pittura italiana che con Giotto aveva iniziato una parabola durata più di quattro secoli. Le gesta dello scaltro Giacomo Casanova rappresentano bene l’equilibrismo dei Dogi veneziani, impegnati in una neutralità che di li a poco Napoleone Bonaparte avrebbe spazzato via, decretando la fine della Repubblica veneziana.

Con «I rusteghi» il Carlo Verdone dell’epoca sfaccetta il borghese medio veneziano, impegnato nella futilità e nel controllo degli istinti di una moglie dalla sottana sempre meno attillata. Quattro sono i personaggi necessari a Goldoni per dimostrare l’effimera leggerezza della borghesia d’allora. Attorno a loro, mogli e figlie scalpitanti.

Per la regia di Gabriele Vacis, che ha rivisitato il grande romanzo popolar borghese di Goldoni, arrivano a Bolzano Eugenio Allegri, Mirko Artuso, Natalino Balasso e Jurij Ferrini nel ruolo dei quattro rusteghi. Nonostante la presenza di mogli e figlie, il cast è tutto al maschile, come nella tradizione di quel teatro che per secoli imponeva l’assenza delle donne sul palco.

«Se no te ga ninte da far, se vedemo a teatro!»

 Rusteghi, i nemici della civiltà, sarà a Bolzano al Teatro Stabile dal 12 al 15 aprile 2012.

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