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March 30, 2012

La porta degli inferi

Franz

Nei mesi invernali, ai Denti di Cavallo sopra Caldaro da alcune fessure della roccia fuoriesce aria calda che, in particolari condizioni, si tramuta in sbuffi di vapore acqueo. Non c’è da meravigliarsi che i nostri antenati fossero convinti dell’esistenza, in questo punto, di un collegamento con gli inferi e che, pertanto, considerassero sacro questo luogo.

Le buche d’aria calda (“Warmlöcher”) sono – come le buche di ghiaccio alle pendici della Mendola (vedi p. 164) – un affascinante fenomeno naturale che trova spiegazione nelle numerose fenditure della roccia porfirica: dalla profondità della montagna l’aria tiepida (15°C circa), più leggera, sale verso l’alto come attraverso un camino e, a contatto con l’aria esterna, più fredda, si condensa formando sbuffi di vapore. Il Monte di Mezzo anche per questo è, da tempi remoti, un importante luogo di culto; in tedesco viene chiamato “Heiliger Ruggn”, dorso sacro. Grazie alla sua naturale posizione difensiva era abitato già nel 4000 a.C. Molti resti di mura, ancora oggi visibili nel bosco, documentano l’esistenza di strutture insediative e difensive di varie epoche. Vi si trovano anche tracce recenti, soprattutto della seconda guerra mondiale. I siti archeologici della zona sono comunque per la maggior parte luoghi di culto preistorici, come quello risalente al III millennio a.C. individuato sul vicino sperone di roccia Pigloner Kopf, dove è stato trovato un importante deposito votivo costituito da cinque asce di rame in miniatura (circa 2500 a.C.). Uno strato di cenere alto tre metri testimonia la presenza di roghi sacrificali.

Alle buche d’aria calda sul Monte di Mezzo

La nostra gita inizia al primo tornante della strada che dal lago di Caldaro, passando dalla forcella del Kreither Sattel, porta a Castel Varco/Laimburg. Il sentiero n. 13 conduce in 30 minuti di salita al bivio per Castelchiaro/Leuchtenburg (576 m). Per visitare le rovine del castello bisogna fare una piccola deviazione, che però merita per la spettacolare vista sull’Oltradige e sulla Bassa Atesina. Proseguiamo la camminata sul n. 13c e, poco prima dei Denti di Cavallo, ci teniamo sulla sinistra per dirigerci verso le fessure d’aria calda (584 m), alquanto difficili da trovare (GPS: N46°22.206 E11°17.020). Attenzione nei punti esposti! Raggiungiamo i Denti di Cavallo (609 m) in un’ora dalla partenza. La discesa avviene sempre sul il sentiero n. 13c, che percorriamo in direzione sud per una ventina di minuti fino a una strada forestale (n. 13a), lungo la quale torniamo alla macchina in 40 minuti (l’ultimo tratto è uguale a quello dell’andata).

Informazioni pratiche

Sul Monte di Mezzo ricco di ritrovamenti archeologici. Piacevole passeggiata nel bosco. Tempo medio di percorrenza: 2 ore, dislivello 340 m, 7 km

Come arrivare: Sul lato est del lago di Caldano nei pressi del ristorante Klughammer; parcheggiare al primo tornante della strada che porta a Castel Varco.

Tratto dal libro:
Luisa Righi/Stefan Wallisch
Ötzi, i Reti e i Romani
Gite archeologiche in Alto Adige
Folio Editore, Vienna – Bolzano
ISBN: 978-88-6299-008-0
Disponibile in libreria

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