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March 23, 2012

Rovereto: Manifattura domani

Trento 2.0

Noi di Trento 2.0 non potevamo mancare ad un significativo incontro svolto a Rovereto sul futuro della città stessa (1). Stiamo parlando del progetto di “Manifattura Domani” ovvero il nuovo complesso che avrà sede nella zona della ex Manifattura Tabacchi di Borgo Sacco in prossimità del torrente Leno.

Nel seguente articolo verranno riportate alcune considerazioni scaturite dagli interventi delle diverse autorità (2).

Innanzitutto è essenziale spendere alcune parole per evidenziare le relazione tra la crisi che stiamo vivendo e la costruzione di un progetto così ambizioso, che si estenderà per circa 60 000 mq. Quello dell’edilizia senza alcun dubbio è uno dei settori che più hanno accusato il colpo, anche se il Trentino è stato in grado di rispondere al colpo con maggior prontezza rispetto alle altre regioni. Grazie allo spirito positivo di iniziativa locale e ad una richiesta più qualitativa che quantitativa delle aziende, è stato possibile proporre questo audace progetto, volto allo sviluppo di un “luogo di politica industriale” basato su tre importanti filiere o parole chiavi: edilizia sostenibile, tecnologie per l’ambiente e energie rinnovabili.

Sulla base di questo discorso politico-industriale c’è un altro fattore molto importante da tenere in considerazione: lo sguardo innovativo che la città di Rovereto è stata in grado di mostrare negli anni per quanto riguarda la cultura. Il Mart in questo senso non è solo un museo, ma  è un simbolo identitario che è stato in grado di donare a Rovereto una certa visibilità a livello internazionale. Allo stesso modo il nuovo complesso di Manifattura Domani può ambire ad un ruolo analogo sotto quest’ottica di “internazionalizzazione” e divenire quindi un catalizzatore di idee per tutta la città e non solo.

Una caratteristica che Rovereto è stata in grado di regalare è la “freschezza” dei progettisti che vi sono intervenuti in opposizione ai grandi, ma “vecchiotti” maestri di Trento (3). Senza nulla togliere a questi ultimi famosi architetti, il lavoro delle “nuove leve” ha saputo dare alla città un nuovo volto.

Il fatto che questo audace intervento sia curato da un architetto del calibro di Kengo Kuma è certamente un valore aggiunto per il risultato finale; in oltre è opportuno evidenziare che tutta l’opera è pensata nel rispetto dell’ambiente e del territorio circostante, utilizzando per lo più materiali locali come il porfido e il legno, dunque favorendo l’economia locale.

L’attenzione agli aspetti energetici è messa in luce dalla certificazione europea LEED, rispettando dunque i canoni del low cost e della sostenibilità.

Come considerazioni finali ci auguriamo che progetti di questo genere, derivati da una chiara strategia volta allo sviluppo del territorio in chiave di cooperazione piuttosto che di competizione, non si limitino ad essere dei casi isolati.

PS: per chi fosse interessato ad un’accurata descrizione del progetto, consiglio di visitare il sito di Manifattura Domani (http://manifattura.wordpress.com/).

 

NOTE:
(1)    Architettura incontri 2 – Riqualificazione urbana (http://www.trentoduepuntozero.it/wp-content/uploads/2012/02/cartolina_02.pdf)

(2)    Erano presenti: Ne discutono Alberto Winterle presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Trento e Gianluca Salvatori presidente di Progetto Manifattura con: Kengo Kuma progetto preliminare settore manifatturiero Manifattura Andrea Miorandi sindaco di Rovereto

(3)    Stiamo parlando di Kuma, Ratti e Barozzi contro Gregotti, Botta e Piano.

Articolo di Andrea Trinceri, pubblicato su “http://www.trentoduepuntozero.it/” il 22 marzo 2012

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