Culture + Arts > New Media

March 17, 2012

The Union Radio e l’informazione indipendente in Trentino

Marco Segabinazzi

La presentazione ufficiale di The Union Radio, il progetto di web radio in podcast attivo da un anno con base al Centro Sociale Bruno, è stata l’occasione mercoledì scorso per avviare una più ampia discussione sullo stato dell’informazione locale alla luce delle nuove forme di comunicazione supportate dai new media – più immediate e orizzontali rispetto ai canali tradizionali – che hanno dato vita anche in questa provincia a esperienze di informazione altra nate dal basso.

Qual è il panorama dell’informazione in un contesto come quello della provincia di Trento, quanto i media tradizionali sono assoggettati (cooptati e dunque depotenziati) ai cosiddetti poteri forti e alle sfere di influenza economica e politica, e quanto c’è di davvero indipendente in quegli organi di stampa che si dichiarano tali?

Fortunatamente tra le pieghe del sistema emerge un sottobosco mediatico – anche in un contesto come quello trentino, talvolta distratto dalle sirene della qualità della vita – costituito da esperienze e reti di informazione dal basso che, dove non si sono risolte in veri e propri strumenti di lotta (pensiamo al movimento No TAV/Kein BBT, alle forme di opposizione all’inceneritore di Trento o alla base militare di Mattarello), si sono ritagliate il ruolo di mezzi di diffusione di consapevolezza: è il caso dell’associazione dell’Alto Garda “La Busa Consapevole”, che organizza a Torbole un Festival dell’Informazione Indipendente; lo è il “braccio” trentino di Radio Onda d’Urto, nato sulle più tradizionali frequenze FM nella seconda metà degli anni Duemila grazie all’iniziativa del giornalista Stefano Ischia, che tra le altre cose propone agli ascoltatori una rassegna stampa settimanale su temi di attualità locale sotto uno sguardo ironico e non allineato.

Dall’incontro di mercoledì è emersa la volontà condivisa di indirizzare maggiori forze verso le potenzialità dei new media e del social networking. Il progetto di Union Radio, nato con il fine di promuovere le realtà della musica indipendente – locale e non – che altrimenti non troverebbero cittadinanza nei palinsesti e negli interessi della grande distribuzione e dell’industria culturale, procede in questa direzione: ora l’attenzione della web radio si sta estendendo verso ambiti culturali più vasti rispetto alla stessa musica, e l’intento dichiarato è quello di fare informazione dal basso e in modo aperto. Sempre appoggiandosi allo strumento del podcasting e ad una piattaforma libera e versatile come Soundcloud, considerato che lo streaming rimane una tecnologia ancora dispendiosa e a quanto pare lo spazio web non cresce sugli alberi.

Quanto al ruolo dei social network in questo ambito, al di là dei facili entusiasmi e delle letture ingenue in cui ci si è imbattuti di frequente soprattutto in seguito alla cosiddetta primavera araba del 2011 (sappiamo bene che i tiranni non sono stati destituiti a colpi di hashtag su Twitter – o, quanto meno, non solo – anche se alcune analisi della stampa, ahinoi, hanno lasciato trasparire questa interpretazione), quello che va riconosciuto in particolare alle forme leggere di citizen journalism[1] legate al microblogging è il potenziale di condivisione e scansione immediata della realtà che fa apparire i meccanismi dei media classici lenti e farraginosi e può essere, questo sì, il mezzo per una presa di coscienza. Sotto questo punto di vista si rende fondamentale per gli orizzonti dell’informazione locale l’impegno, con cui si è chiusa l’assemblea, per la creazione di una piattaforma crossmediale comune, che potrà assumere la forma di un aggregatore o di un più tradizionale portale, aperta alla condivisione e alla diffusione dei contenuti dei nuovi soggetti presenti sulla scena e di chi vorrà contribuire a scalfire il sistema chiuso dell’informazione in Trentino.




[1] Sulla nascita e l’evoluzione del citizen journalism e dei relativi rapporti con i nuovi media, una sintesi interessante – benché ferma al 2010 – è data dal saggio di Sergio Maistrello Giornalismo e nuovi media. L’informazione ai tempi del citizen journalism, Apogeo, Milano 2010.

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