La scena disco norvegese è in continua ascesa e Terje Olsen aka Todd Terje (che ormai ne è fra i più degni rappresentanti[i]) con l’EP “It’s the Arps” non fa che confermare e rafforzare questa convinzione. A dirla tutta, Terje va oltre: per la sua ecletticità e la padronanza dei mezzi con cui opera è considerato un vero e proprio genietto dell’elettronica. E’ raro, infatti, che il produttore di un genere di nicchia sia rispettato, ammirato e imitato anche da chi appartiene ad altri “mondi elettronici” ed ha radici musicali diverse. Non a caso, è ritenuto il Re Mida degli edit e dei remix: anche una traccia mediocre – dopo essere passata per le sue mani – luccica e risplende.

Partiamo dal titolo: “It’s the Arps”. Il disco è infatti interamente prodotto con l’Arp2600[ii], uno dei sintetizzatori più affascinanti mai apparsi sul mercato e che vanta una foltissima schiera di celebri utilizzatori. Dovete sapere infatti che Terje è un feticista del suono, coltiva una vera e propria passione per i sintetizzatori, al punto da aver creato il blog “Let’s nerd[iii]” dove discute con altri artisti esclusivamente delle impostazioni e del set-up di queste macchine affascinanti.

Le tracce sull’EP sono molto eterogenee, lo stesso si può dire per i luoghi immaginari dove l’ascolto ci conduce: un affollato dancefloor fantascientifico improvvisamente colorato da una raffica di basso laser (Inspector Norse), sognanti spazi cosmici (Swing Star pt.1/2), boschi popolati da uccellini sintetici e folletti sotto l’effetto di sostanze lisergiche (Myggsommer).
La hit, e questo è chiaro fin dal primissimo ascolto, è “Inspector Norse”, che ha tutte le carte (e i suoni) in regola per essere considerata una “disco anthem” e utilizzata da qualsiasi dj come arma riempipista. La melodia è irresistibile, divertente, emozionale… da ballare, stanchi ma felici, dalla prima all’ultima nota.

Review by Luca, Makeout Club