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March 9, 2012

FotografiSenzaFrontiere ad “Arte in casa” del mecenate Russo

Daniele Rielli

“Lontano dagli occhi lontano dal cuore” è un detto italiano tratto da un passo di Seneca che può essere usato per spiegare la facilità con cui, soprattutto nella società dell’immagine, gli esseri umani sono in grado di ignorare le difficoltà e le sofferenze in cui versano i propri simili quando queste ricadono al di fuori del loro spazio visivo. Rappresentare mondi lontani, con le loro problematicità ma anche con le loro differenze e gioie è la missione di FotografiSenzaFrontiere, un gruppo di professionisti che si occupano di aprire laboratori permanenti di fotografia in aree critiche del mondo, offrendo a soggetti che vivono situazioni di svantaggio e marginalità una possibilità di auto-rappresentazione e l’opportunità di apprendere le basi di un mestiere. Non si tratta solo di mostrare queste realtà alla parte ricca del mondo ma di attaccare il pregiudizio etnocentrico dell’occidente, creando per mezzo della fotografia un meccanismo di autorappresentazione che aiuti questi soggetti ad avere un’identità propria all’interno del flusso della comunicazione contemporanea, dove i popoli più poveri rischiano di essere sempre filtrati dallo sguardo dell’altro. I migliori lavori degli allievi dei laboratori di Fotografi senza frontiere saranno ospitati a Bolzano in contemporanea con Kunstart12 a casa del notaio e mecenate Umberto Russo. A partire dal vernissage di apertura di lunedì 12 marzo alle ore 19 fino al 30 marzo la mostra sarà visitabile su appuntamento scrivendo a info@fotografisenzafrontiere.org. S’incroceranno così due storie artistiche diverse, per così dire dai lati opposti della barricata, ma che meritano entrambe di essere narrate. Personaggio eclettico, Russo è nato e cresciuto a Palermo, in una di quelle mitologiche famiglie siciliane che amavano e sostenevano l’arte, per poi trasferirsi per motivi professionali a Bolzano nel lontano 1978, senza per altro tagliare mai i ponti con la sua città natia alla quale rimane legatissimo. Quando s’impara ad amare l’arte sin da bambini è difficile che se ne riesca a fare a meno e infatti Russo decide non solo di essere un fruitore ma di contribuire attivamente alla sua diffusione facendo parte dell’associazione amici del Museion e soprattutto creando “Arte in casa” un progetto in cui apre la sua dimora ad esposizioni temporanee. Il notaio bolzanino ha ristrutturato appositamente una parte della sua abitazione creando quello che chiama “l’angolo di Umberto Russo” dove prima di FotografiSenzaFrontiere hanno trovato posto artisti come Luciano Vezzoli, Paolo Rossetto, Davide De Paoli, Hongyu Zhang, Andreas Nestl, Giancarlo Lamonaca, Corrado Abate, Adriano Pompa, Eric Gallmetzer, Martine Parise. “Nessun vincolo” spiega Russo “l’artista può esporre per tutto il tempo che ritiene opportuno, deve solo impegnarsi a lasciare poi lo spazio così come lo aveva trovato”. Per scegliere gli artisti di “Arte in casa” si consulta con persone fidate e risultati gli danno ragione, le mostre e i vernissage fino ad oggi hanno avuto un ottimo riscontro vedendo la presenza di “un’ampia cerchia di amici, appassionati ma anche rappresentati del mondo politico e imprenditoriale”. Per il suo studio, ovvero il luogo dove passa più tempo, Russo si affida invece esclusivamente al proprio gusto personale e vi ha raccolto oltre ad una collezione di stampe antiche anche molte opere di artisti contemporanei che il mecenate cerca di vivere il più possibile liberamente. “La mia sfida è dare un’interpretazione mia, anche se discosta da quella dei critici” una tendenza così spiccata da spingersi fino a fornire un titolo personale alle opere: “un dipinto di Jimmy Dean del 1963, uno dei miei primi acquisti, l’ho rinominato ‘Forza e potere’”. Nello studio trovano posto fra gli altri un Paul Kostabi, uno Spallone che ritrae un angolo di Sicilia e dipinti di Pierina Rizzardi con il profilo della Mendola, una montagna alle porte di Bolzano. Numerose sculture africane completano il quadro del luogo di lavoro di Russo e ci rimandano a un’altra sua grande passione: l’Africa. L’ha girata in lungo e in largo esercitandosi alla fotografia, l’arte che anch’egli coltiva e che l’ha portato a essere per due volte il fotografo ufficiale della processione dei Misteri a Trapani. E così è non solo da mecenate ma anche da cultore della disciplina che avrà modo di ospitare a casa sua le stampe da collezione frutto degli ultimi 4 anni di attività dei laboratori di FotografiSenzaFrontiere sparsi per il mondo. Sarà anche un modo per lanciare l’asta di beneficenza del 21 Marzo presso Sotheby’s Milano con cui i FotografiSenzaFrontiere festeggerà i 15 anni di attività.

www.arteincasa.org
www.fotografisenzafrontiere.org

 

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