Music

March 8, 2012

Il giovane Ralph Cieli, vince “The italian dj contest”. Sabato alla Halle 28

Anna Quinz

I pantaloni un po’ calati come vuole la tradizione dell’essere giovanissimi di questi tempi, le sneakers ai piedi, una felpa e uno zaino sulle spalle. Alto e magro, dagli occhi neri e profondi che nascondono una velata timidezza e il viso fresco di chi ha da poco superato i 20 anni. Raphael Cembran, si presenta così, in un qualunque pomeriggio altoatesino. Ma passata la mezzanotte, Raphael diventa Ralph Cieli, si mette dietro la consolle, la timidezza svanisce, la sua musica invade lo spazio, le teste, e poi le gambe, del pubblico iniziano a muoversi. Originario di Laghetti, ogni giorno Raphael fa 2 ore di viaggio per frequentare una scuola superiore di grafica pubblicitaria a Bressanone, e poi, la sera (e la notte), fa il dj. Spiegare i generi musicali in cui si muove è impossibile, ma la passione che lo muovono si legge chiara nei suoi occhi, e nel sorriso discreto, quando cerca di spiegare, a una neofita della musica elettronica, quello che fa, come lo fa, e soprattutto perché lo fa. Ormai affermato nel panorama locale, nonostante la giovane età, Raphael ha anche partecipato, e vinto, diverse competizioni, tra cui, notizia fresca di poche ore fa, anche il prestigioso concorso “The italian dj contest”. E tra pochi giorni saprà se la sua velocità di movimento con l’apparecchiatura complessa, la sua sicurezza e la sua serenità (sereno, come solo gli altoatesini possono essere, così un giudice del contest l’ha definito) gli varranno il titolo di miglior giovani dj d’Italia.

Raphael, quando è iniziata la sua passione per la musica? Da sempre il sogno di fare il dj o ci sono stati passaggi intermedi?

Da bambino, intorno agli 8-10 anni, facevo per i miei amici delle cassettine con mix musicali che mi piacevano. Non ho mai voluto suonare uno strumento, ma creare sequenze musicali, ecco perché faccio il dj. Tre anni fa (a 17 anni) ho comprato la mia prima consolle, in condivisione con un amico, poi lavorando d’estate, sono riuscito a comprarne una mia personale.

Ha solo 20 anni, come vivono i suoi genitori questa sua professione?

All’inizio erano contrari, non volevano che stessi in giro la notte. Ora va meglio.

Dove prende la musica, dove la scova?

Sono nato nel ’92, faccio pienamente parte della generazione di internet. Dunque la musica la scopro, e la compro online (alla fine, è anche piuttosto dispendioso fare il dj, se di musica se ne compra molta, poi ci sono i problemi dei diritti di utilizzo e molte trafile da gestire). Poi masterizzo i miei cd, editando (mettendo mano, modificando, per i non addetti ai lavori. N.d.r.) i pezzi secondo i miei gusti e le mie esigenze.

Quali i gusti musicali degli altoatesini in pista? E, se variabili, come si prepara a ogni serata?

Qui in Alto Adige i gusti musicali variano di valle in valle. Dunque come dj devi sempre capire cosa vuole la pista, e suonarlo, conducendo però pian piano il pubblico ad apprezzare la “tua” musica, e non solo la “loro”. Devi trovare un equilibrio tra quello che piace a te e quello che piace al pubblico. Io non sono un jukebox, ma nemmeno uno che crede che la sua musica debba piacere a tutti. Quando ho iniziato a suonare ero molto concentrato su quello che facevo, ora invece ho preso confidenza con la situazione, e cerco di interagire con la gente in pista, mi muovo, sorrido, osservo. Un bravo dj deve saper fare anche questo.

Che rapporto ha con la notte? Fa vita notturna, al di là del lavoro?

Da quando faccio questo lavoro è cambiato completamente il mio rapporto con la notte e il giorno. Ora posso svegliarmi alle 3 del mattino per studiare, ad esempio. Se fai questa vita, devi abituarti anche a questo. La notte è un vero e proprio mondo parallelo, dove le persone cercano di lasciare alle spalle i problemi e i pensieri della vita reale, di uscire dal quotidiano. Io, quando non suono, amo andare a ballare, vivere “da spettatore” la notte. Ma se non suono o non vado a ballare, allora resto a casa, magari a pensare a nuove idee, per il prossimo contest.

Come le sembra la situazione della vita notturna in Alto Adige?

Il Alto Adige la notte è troppo breve! I locali chiudono davvero presto e spesso devi smettere di suonare, o di divertirti, quando ci sono ancora voglia ed energia. L’unica cosa veramente positiva fatta per la vita notturna altoatesina negli ultimi anni è il servizio di bus nightliner, che a fine serata porta tutti a casa senza preoccupazioni e pericoli.

Cosa vorrebbe fare da grande?

Io vorrei fare la radio. Vorrei studiare a Monaco in una scuola di formazione radiofonica, e imparare a fare la regia, la produzione degli spot, dei jingle. Dunque non fare lo speaker, ma lavorare nel dietro le quinte.

Ma, nel 2012, nell’era di internet, degli e-book e degli i-phone, non crede che la radio sia ormai un mezzo obsoleto?

La radio è basata sul binomio musica e voce, non credo cambierà mai, e sono due cose che le persone continuano ad amare e cercare. Internet, può solo allargare e semplificare la funzione, la radio, come il bisogno di musica, non morirà.

Se volete ascoltare la musica di Ralph Cieli comodamente a casa vostra http://soundcloud.com/magnetic-2-0/magneticmixtape002

Se invece volete sentirlo e vederlo dal vivo, il 10 marzo 2012 sarà uno dei dj della serata organizzata da Domino alla Halle 28. Ospite d’onore della serata, il famosissimo dj Ralf, che inonderà della sua musica la sala grande dell’ex capannone industriale bolzanino (a seguire i dj di Domino). Nella sala piccola invece, i dj di Magnetic 2.0: Boma, Ralph Cieli appunto, Denny T e Demik. Una serata di musica davvero da non perdere!

Info:  info@dominoevents.it

 Pubblicato su Corriere dell’Alto Adige del 4 marzo 2012

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