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March 5, 2012

Esercizio settimanale di ottimismo altoatesino #16

Anna Quinz

Quelle che furono le “10 buone ragioni per vivere in Alto Adige”, diventano da oggi gli “Esercizi settimanali di ottimismo altoatesino”. Il numero progressivo prosegue da dove era arrivato, il contenuto rimane il medesimo, rispondendo alla domanda da me a me, perché ero felice, la settimana scorsa (27 febbraio – 4 marzo 2012), di essere in Alto Adige?

1. Perché “sembrava di non essere a Bolzano”. Questo il commento più comune degli intervenuti all’opening del progetto Countdown[1], venerdì sera in via Macello, nello spazio “alternativo” messo a disposizione di pubblico e giovani designer dall’illuminato imprenditore Kurt Baumgartner. Che io ami Bolzano, è cosa nota, ma talvolta la sensazione di essere altrove, è un complimento che va sottolineato. Tra un po’, speriamo si possa dire “sembrava proprio di essere a Bolzano”.

2. Perché all’evento “Happy birthday franzmagazine.com[2]” (i nostri primi 2 anni!), eravamo in più di 500 a Museion Passage. Segno che il luogo può vivere, che il museo può appartenere davvero alla città, e che le prospettive per questa primavera sono decisamente positive.

3. Perché in Alto Adige di donne che lavorano in diversi ambiti della cultura, ce ne sono davvero tante. Sono attive e appassionate, come solo le donne sanno essere, e a ricordarcelo c’è (anche) la rivista Alpenrosen[3], che ogni anno ne intervista alcune.

4. Perché ci sono tante donne attive e appassionate, ma anche tanti servizi per le donne. Come il taxi rosa[4]: dalle 22 alle 6 del mattino, le donne che prendono un taxi possono riavere indietro 3€ sulla corsa. Una cosa davvero utile e intelligente, per muoversi in sicurezza.

5. Perché l’assaggio di primavera, ha messo tutti di buon umore, facendo rifiorire la vita “di piazza” nelle nostre serate. Speriamo che la timida pioggerella non riporti di nuovo tutti nella tana.

6. Perché Bolzano si rivela sempre più città attenta al teatro sperimentale. La settimana scorsa abbiamo visto, e goduto, di due piccole perle, Tempesta di Anagoor, e Trilogia degli occhiali – Ballarini della grande Emma Dante. Su quest’ultimo un unico appunto: tale l’emozione e la forza dello spettacolo, sarebbe stato davvero bello vedere la trilogia nella sua interezza.

7. Perché l’appuntamento mensile con il “Flohmarkt” del Talvera, regala sempre sorprese e chicche interessanti. E soddisfa tutti quelli che amano spulciare tra cose vecchie e curiosità.

8. Perché la val Badia è bellissima, anche per una non appassionata di sci come me. Se poi Riccardo Illy ti invita a cena in un super ristorante[5] (non me sola, invitato erano un gruppo di giornalisti e critici enogastronomici) a gustare una cena a base di cioccolata, la Badia diventa ancora più bella.

9. Perché Michelangelo serve, e anche il Museo Civico di Bolzano. Serve ai cittadini, per riappropriarsi della propria cultura, lo dice anche la costituzione italiana. E ce l’ha detto anche Tomaso Montanari[6], storico dell’arte, in un’interessante conferenza super affollata. Il che, è un buon segnale.

10. Perché il lago di Caldaro è uno dei più piacevoli angoli di questa terra. I bar e ristoranti che lo circondano sono ancora chiusi, ma come seconda scelta si può fare un salto a Caldaro paese, un piccolo borgo d’altri tempi, nella piazza centrale, accanto alla fontana, tanti piccoli caffè per un gelato al sole.

PS: Mandate a Franz una cartolina (postale) con cose, zone, paesaggi, immagini altoatesini, raccontando le cose che piacciono a voi, che vi hanno colpito, che vi fanno amare questa terra. Poi le userò per illustrare questa rubrica. L’indirizzo è FranzLab, via Catinaccio 7, 39100 Bolzano.


[3] Scopri le Alpenrosen di quest’anno /2012/03/01/vorstellung-alpenrosen-2012/

[5] Il ristorante in questione si chiama La Gana. Ha aperto in dicembre, all’interno dell’hotel Cristallo a La Villa. Il giovane chef del ristorante è da tenere sott’occhio, si chiama Ivo Rungger. Il sito del ristorante: http://restaurantlagana.com/

[6] Rileggi il racconto della conferenza di Tomaso Montanari alla Sala di rappresentanza del Comune di Bolzano /2012/02/28/montanari-riappropriarsi-del-patrimonio-culturale-lo-dice-anche-la-costituzione/

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