Music

February 17, 2012

“São Paulo Underground” per guardare (ed ascoltare) avanti

Luca Sticcotti

Un po’ di sana follia musicale attende il pubblico che lunedì 20 febbraio sarà al Carambolage di Bolzano per assistere alla performance delle “Três cabeças loucuras“ che fanno capo Rob Mazurek (cornet, electronics), Guilherme Granado (electronics, percussion, voice) e Maurici Takara (drums, caviquino, percussion, electronics).

La formazione ha scelto di chiamarsi “São Paulo Underground” per mettere in evidenza la scelta del trombettista americano Mazurek di immergersi nel calderone etnico brasileiro, nel suo specifico paulista, per trarne un progetto che fonde e accosta di tutto, privilegiando su ogni cosa estemporaneità e ritmo, senza disdegnare l’elettronica. Il genere che ne scaturisce è un “non genere”, con tutti gli aspetti positivi del caso, che privilegia un approccio free “etnico”.
Agli appassionati di jazz dunque potrebbe apparire il fantasma di Sun Ra, mentre gli amanti della musica brasiliana avranno la possibilità di apprezzare numerosi ritmi come il maracatù e il forrò del Nordest, accostati, fusi tra loro e scarnificati.

Rob Mazurek, classe 1965, si autodefinisce “sound/vision abstractivist, cornetist, improviser, composer and multi-media artist”. E’ uno dei più instancabili animatori della scena musicale chicagoana.

Il concerto di lunedì 20 al Carambolage (ore 21 infos & ticket: www.carambolage.org / 0471-981790) è senz’altro imprendibile per tutti coloro che amano guardare avanti e non si accontentano della solita minestra, privilegiando piuttosto i frutti di quello che ancora oggi scaturisce dal “brodo primordiale”.

 

 

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