Music

February 7, 2012

Alessandro Ducoli al Cristallo, tra rock e musica d’autore

Davide Ferrazzi

Chi è il signore Alessandro Ducoli? A Bolzano e dintorni lo abbiamo visto esibirsi già molte volte, a regalarci parole che trovano l’ispirazione nei boschi della Val Camonica, che è la sua terra d’origine; a farci ascoltare una musica che ha radici che affondano nel jazz per arrivare alle note del cantautorato di Neal Young e Springsteen, passando per i nostri De Andrè, Capossella e Paolo Conte.

Il Ducoli è un personaggio eclettico, istrionico con una voce graffiante e roca, che sa di tabacco e bacco ( “Bacco il Matto” è stato uno dei primi progetti che vede il nostro artista in prima linea), che sa di novelle sentite raccontare nelle taverne dove scorre la tranquillità e il riposo dopo le giornate di lavoro, dove s’intrecciano aneddoti di vita, leggende quotidiane, storie di amori e i rumori della natura. I personaggi di Alessandro sono deliranti e romantici, vivono in favole bucoliche, in uno spazio senza tempo. Nei suoi testi si percepiscono i rumori, gli odori il della terra; si ha la visone  della nebbia che arriva a ricoprire il tutto per poi svanire. Altro aspetto fondamentale del nostro cantautore è il suo modo teatrale di proporsi sul palco, come se dovesse dar vita ai personaggi di cui canta le gesta. La cosa che lascia spiazzati è il come la stampa non abbia mai dato il giusto peso a questo cantautore, rendendolo uno dei più alternativi del panorama italiano, uno di quelli che continua per la sua strada, a comporre dischi “elevati” e sempre suonati da musicisti tra i più bravi della nostra nazione. Il  Ducoli ha già vari album alle spalle sotto vari pseudonimi.  Non ha nulla da invidiare ai grandi cantautori italiani, mescola rock e musica d’autore in uno stile sempre pronto a sorprendere.

A Bolzano il 9 febbraio al Teatro Cristallo (concerto organizzato da “Altrisuoni”), Ducoli presenterà un live-set diviso in due parti: nella prima presenterà  dal vivo “Brumantica”, disco che viene ripresentato e ristampato a distanza di anni in una versione rimasterizzata (Brumantica esce nella prima versione nel novembre del 2006 e vede la partecipazione del batterista Ellade Bandini, del contrabbassista Ares Tavolazzi, del pianistaAlessandro Galati, del trombettista Fabrizio Bosso, oltre ad altri ospiti d’eccezione quali Sandro Gibellini e Tino Tracanna); mentre la seconda parte dello spettacolo verterà sul folkandroll come lo chiama lui: sul palco, Ducoli porterà anche Cosswho (basso e balalaika), Valeruz Velasco (hammond), Mirko Spreafico (percussioni) e Marlon Richards (chitarre).

Finisco per citare un paio di frasi tratte dalle sue canzoni:
“Sono la più piccola goccia non riesco a fare grande il fiume derubato dagli ingrati
Sono l’ultimo soldato a difesa della prima linea di confine dalla tua fine
Centro della magnitude, cura della mia natura di animale disarmato
Lasciami rimettere a posto quello che mi resta buono per continuare.”

“La tua generosa attenzione mi piace
Il segno che lascia per me, la tua cicatrice
Ma qui non si può
Io sono ferito ma sento la tua curatrice attenzione, mi dice
Che avremo da dirci, proporci e farci più cose
Ma qui non si può
Io sono ferito, sono colpito
 

“Perdonami ogni volta che puoi
Se qualche volta ho paura di noi
Mentre di fuori sta passando la quiete
Mentre ti guardo e mi ritorna la sete
 

Ducoli è da andare a vedere e sentire…

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