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February 3, 2012

Don Antonio Sciortino, Furio Colombo e la voragine tra casta e paese reale.

Luca Sticcotti

Parlare di etica e politica sembra oggi essere quasi una banalità. Ma se a farlo sono il direttore di Famiglia Cristiana don Antonio Sciortino ed un giornalista dalla carriera leggendaria come Furio Colombo la cosa comincia senz’altro a diventare interessante.

Lunedì 6 febbraio al Teatro Cristallo di Bolzano con inizio alle ore 20.30 i due – coadiuvati dal direttore del quotidiano Alto Adige – rifletteranno in particolare in merito a dove debba oggi essere collocato il limite insuperabile della tolleranza da parte dei cittadini in merito ai “comportamenti” della politica. Per fare questo si partirà da presupposti tutt’altro che filosofici. La discussione scaturirà infatti dall’esperienza maturata da Sciortino – e cementata in un libro – nel dialogare con i lettori del periodico che dirige, un vero e proprio colosso dell’editoria italiana con i suoi 3 milioni di lettori. La dialettica è quella che contrappone il mondo reale con i suoi problemi reali di tutti i giorni vs. la politica italiana ed i suoi eccessi, rappresentati naturalmente (al peggio) dall’ex presidente del consiglio ma tutt’altro che confinabili nella sua persona.

Sciortino avrà in Furio Colombo un importante interlocutore perché il giornalista è stato co-fondatore del Fatto Quotidiano, giovane testata giornalistica divenuta un punto di riferimento per molti di coloro che polemizzano contro le storture della seconda repubblica. In particolare per quanto riguarda i costi della politica i due giornalisti troveranno un valido appoggio nel direttore del quotidiano Alto Adige. Subito dopo la sua nomina avvenuta l’anno scorso Alberto Faustini si è fatto infatti promotore di una campagna volta alla riduzione dei privilegi dei politici che ha avuto un vasto riscontro di pubblico e finora solo qualche piccolo riscontro da parte dei palazzi regionali.

E’ auspicabile che il dialogo al Cristallo – promosso nell’ambito del ciclo di incontri denominato Madre Terra e promosso dalla Caritas altoatesina – possa arricchirsi grazie al contributo di pubblico bipartisan. Che magari abbia voglia di dire la sua in merito all’attuale governo in carica e all’incisività della sua azione politica in tempo di crisi, apparentemente in grado di mettere in discussione tabù di ogni genere.

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