Intervista demenziale a Perugini, il “caimano del cinematografo”

Il Cineforum Bolzano si è spesso servito di un linguaggio politicamente scorretto. Andreas Perugini sei pronto per un’intervista politicamente scorretta?
Si
Mi parli del fidanzamento con il Filmclub? Avete già consumato?
Non ci sarà mai un fidanzamento in casa (forse non è una relazione benvista). Il rapporto per ora è fermo ai soli preliminari. Non abbiamo quindi ancora consumato e chissà se mai lo faremo.
Il Cineforum quest’anno compie 60 anni, un’età di tutto rispetto. È ancora in forma per affrontare nuove esperienze o ha bisogno di rimedi farmacologici? Cosa c’è in programma per quest’anno?
Il Cineforum ormai è quello che si definisce un anziano. Come sappiamo a 60 anni è comunque molto lontano dalla pensione. È un vecchio acciaccato ma piuttosto arzillo e sempre più arrabbiato anche se maturato. È più consapevole dei suoi diritti e sa bene i torti che ha subito nella sua vita. Certo, la depressione è sempre in agguato e potremmo sempre decidere un bel suicidio, ma il nostro prozac e viagra sono le idee e basta il conforto di una nuova rassegna pornografica per tenerci su di morale. Il Cineforum più che perdonare, dimentica per quell’Alzheimer galoppante che lo attanaglia. Speriamo solo di non dimenticarci quello che abbiamo programmato.
(Quest’anno il programma cambia formula. Invece che rassegne verticali a copertura del mese abbiamo iniziato contemporaneamente con 4 rassegne orizzontali che arriveranno più o meno fino all’estate. Il primo venerdì del mese si inizia con una rimusicazione live. Segue una serata Borderlands-Terre di Confine con glia utori presenti in sala. Il terzo venerdì del mese c’è l’appuntamento con Fare Politica (documentari sui movimenti politici italiani con i rappresentanti locali e gli autori come ospiti. Infine a chiudere il mese Free Run, un the best of con le migliori produzioni selezionate dalla programmazione cinematografica 2011.)
Contrariamente a ciò che ci si potrebbe aspettare, il Cineforum Bolzano, più che per la sua attività istituzionale è diventato famoso per le polemiche sui quotidiani locali per una troppo disinvolta apertura verso tematiche scomode e… goccia che ha fatto traboccare il vaso…. alla pornografia. Hai ora l’occasione di spiegare, oltre alle rassegne che hai citato, quali altri servizi offre alla collettività.
Mah, non so se siamo così famosi per le polemiche. Forse non abbastanza. Comunque noi non siamo nati per elargire servizi. Quello spetta alle agenzie di educazione permanete e al massimo alle parrocchie. Noi facciamo proposte culturali. Oltre alle rassegne a tema del venerdì sera, la nostra attività da qualche anno si concentra sull’attività dei festival cinematografici e della Biblioteca del Cinema, aperta dal martedì al venerdì, dalle 15.30 alle 18.30 e che ha a disposizione oltre 5.500 titoli di film e 1000 libri sul cinema.
La prima serata di “Fare Politica” ha riempito la sala. E’ perché la gente non fa più sesso (opps! in sala c’ero anch’io) o perché, come dopo un coma profondo, arriva il risveglio?
La sala era piena, a parte il tuo caso, nonostante la gente faccia molto sesso. Penso che il tema stimoli curiosità e dibattito e il passa parola su Facebook ed i giornali abbia fatto il resto. Comunque lo sanno tutti che chi fa politica tromba e ogni tanto viene trombato. I Conti tornano anche se Alan non si è ancora presentato. Lo aspettiamo 😉
Aggiungo che il dibattito dopo il film è l’unica inversione di tendenza che siamo riusciti ad imprimere da vent’anni a questa parte. Prima tutti scappavano. Adesso l’80% del pubblico resta a dibattere. Le provocazioni ogni tanto danno i loro frutti.
Domanda di attualità. Di recente è uscita la notizia che si vuole duplicare la statua del menestrello Walther nel nuovo e discusso quartiere Casanova. Ricorda un po’ la decontestualizzazione dell’oggetto di Duchamp quando espose il pisciatoio firmato nel museo. Pesi che la nostra città abbia bisogno di queste operazioni? Per esempio, dopo aver replicato in periferia qualcosa che appartiene al centro, si potrebbe portare un po’ di inceneritore anche nei bei quartieri del centro.
È un’ottima idea quella della replica povera del Walter in miniatura per la periferia della capitale della cultura. Mi ricorda un po’ Las Vegas con la finta Torre Eiffel. Ecco magari dopo la mecca del gioco d’azzardo al posto del Circolo Masetti potrebbero costruire lì anche la Piramide di Durni.
La tua immancabile presenza su media e social network alle prese con sempre nuove discussioni e polemiche di varia natura, potrebbe far identificare un’ importante associazione come il Cineforum con Andreas Perugini. Ci sono altre persone che, loro malgrado, condividono con te questa esperienza? C’é qualcun che vorresti ringraziare o menzionare?
Negli ultimi due anni a dare fortissimamente il loro contributo alla programmazione a alla biblioteca ci sono soprattutto Flavio Pintarelli e Mouna Bougrin. Poi ci sono altre persone che contribuiscono ai festival come i direttori artistici Tiziano Popoli e Mazzino Montanari e altre decine di persone che in qualche modo collaborano gratuitamente o quasi. Lancio un appello per nuovi volontari 😉
Saluta Franz
Franz chi?
Franzmagazine
ah… ciao Franz.