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January 9, 2012

Merano, le scuole italiane e tedesche iniziano a scavalcare i “muri”

Laura Mautone

Era il 1985 quando alcune scuole superiori furono trasferite ai margini della città, in via Wolf a Merano. Da allora le scuole superiori in lingua tedesca e italiana sono “vicine di casa”. Le pause erano separate, un progetto per la creazione  di un gruppo di studio bilingue sulla storia locale, partito dagli studenti, venne ostacolato a livello burocratico e il passaggio dalle une alle altre era bloccato da un muro. Ora il muro esiste ancora, ma si può “scavalcare”. Le porte di accesso alla palestra sono aperte e gli studenti circolano liberamente. Da due anni alcuni Dirigenti delle scuole superiori in lingua italiana e tedesca hanno investito energie nel favorire lo scambio e la collaborazione tra i mondi scolastici delle due lingue. Dirigenti e docenti referenti nelle rispettive scuole hanno costituito una rete per coordinare  e promuovere i progetti che favoriscano l’apprendimento della seconda lingua. Oltre alle collaborazioni tra scuole e consigli di classe per l’anno in Lingua due, esperienza di frequenza del quarto anno nella scuola dell’altro gruppo linguistico, per la quale è stata redatta una convenzione che ne regola lo svolgimento, numerosi sono i progetti in corso o in via di realizzazione: progetti di storia in comune,  con scambi di classi, visione di film e incontri con esperti; scambi di docenti di economia aziendale;  Simul-impresa, iniziativa alla quale per la prima volta partecipano anche gli Istituti Tecnici Commerciali in lingua italiana di Merano e di Bolzano; tornei di pallavolo con squadre miste; laboratori video (il progetto VideoBabylon dei Prof.ssori Wallnöfer , Liceo Scientifico “Einstein” e Braga, Licei in lingua italiana, con il video “Mauer-Muro” ha ricevuto recentemente un premio al Festival Sottodiciotto di Torino); lezioni sulle minoranze in Europa e viaggio studio a Bruxelles;  gemellaggi; campagna di raccolta fondi per salvare la foresta pluviale attraverso una corsa simbolica per le vie della città. Interessante è anche il progetto A tu per tu – Unter vier Augen, proposto dal Prof. Marco Dalbosco, insegnante di Italiano II lingua all’ “Einstein”: una trentina di studenti dei due gruppi linguistici si incontrano al pomeriggio con la presenza di alcuni docenti per parlare nelle rispettive lingue. La Riforma della scuola superiore, entrata in vigore in provincia solo da quest’anno, prevede a regime nella classe finale l’insegnamento di una disciplina in un’altra lingua (inglese o tedesco). In vista di questo obiettivo molto c’è ancora da fare perché le competenze linguistiche dei giovani migliorino e riescano ad affrontare questa sfida. La lingua si sperimenta in maniera concreta tra “vicini di casa”. Fiore all’occhiello, dunque, di una scuola che si proietta a livello europeo questa iniziativa di incontro, che è volano di tante altre attività grazie all’impegno e alla disponibilità di molti tra dirigenti e docenti di tutte le scuole coinvolte.

 

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