Music

January 2, 2012

“Night movie” di Billy Bogus: disco-music Made in Italy

Zero

C’è chi dice che di questi tempi non ci sono molti motivi per andare fieri del nostro paese, del “made in Italy”… beh, noi una ragione ce l’abbiamo … la disco-music!

Sì sì, avete capito bene: la disco.
Ma come? Quella che si ballava nelle discoteche durante gli anni settanta? Lo stesso genere con cui il “nostro” geniale Giorgio Moroder ha iniziato a produrre? La musica che ha lanciato artisti che poi avrebbero raggiunto lo stato di pop-star e che ha ispirato film culto come “Saturday Night Fever?” Quella che negli anni 80 si è spontaneamente fusa con sonorità sintetizzate elettronicamente, di fatto dando vita ad altri interessanti e sottovalutati generi come l’italo-disco e la acid-house (e a chissà quanti altre derivazioni nelle decadi successive)?

Beh, più o meno. Mi riferisco infatti alla “contemporary disco” (o “nu-disco”, come la chiamano in molti), che unisce elementi dello stile originale, ad esempio il funk, a nuove sonorità, per la maggior parte derivate da altri generi musicali, come la new-wave, l’house e l’electro.
Per capirci meglio: una pratica tipica della disco contemporanea è il cosiddetto “edit” che consiste nel campionare parti – anche brevi – di tracce strumentali o vocali tratte da classici e rivisitarle in chiave attuale, aggiungendo ritmiche più incisive ed ulteriori strati di suono. Questo avviene utilizzando sintetizzatori, drum machines e altri strumenti vintage, ma anche e soprattutto sfruttando i potenti mezzi offerti dai software di produzione musicale.

Tornando allo sciovinismo musicale che sbandieravo all’inizio, per farvi capire che non ho esagerato, va assolutamente sottolineato che numerosi produttori e artisti italiani che militano nell’odierna scena disco sono conosciuti e apprezzati a livello mondiale, corteggiati da etichette internazionali underground molto hip e promettenti – come ad esempio la Nang – e, almeno musicalmente, ci fanno fare proprio una bella figura. Tra questi possiamo menzionare Bottin, Rodion, Ajello, Frank Agrario, Irregular Disco Workers, Brioski, Heels of Love, Enzo Ponzio, Discodromo, Fabrizio Mammarella, Johnny Paguro e, last but not least, Billy Bogus.

Billy Bogus, al secolo Niccolò Bruni, dj, produttore e titolare della Pizzico Records, etichetta nostrana che ha sede in quel di Modena, esordisce nel 2007 con il 12” “Wicked Game”. Il vero balzo di qualità lo fa però con “Disco Lambro 76”, autentica genialata in cui mescola tracce vocali tratte da un documentario sulla tossicodipendenza ad un sound disco-house contenente elementi funk e immerso, di proposito, in un atmosfera un po’ cupa. Da non perdere.

Se in voi non è già nato un irrefrenabile desiderio di ascoltare avidamente le sue produzioni, allora, oltre a farvi notare che siete un po’ duri di comprendonio, vi svelerò il vero motivo di questo post, ossia il suo nuovo full-length – “Night Movie” – un album di ottimo livello che incrocia in modo assolutamente eclettico suoni old fashioned, citazioni musicali, genio e parecchia sperimentazione, insomma una manna per orecchie fini.
L’ascolto inizia con “Superficial”, basso slappato e molto funk, battuta serrata, suoni sci-fi e un po’ psichedelici. Avanti con “Terror Island”, pezzo con cadenza lenta ma che spinge parecchio, anche grazie alle percussioni tribaleggianti e ad un motivetto che mi ricorda la colonna sonora di un paio di film anni ottanta (di cui però, peste mi colga, non rammento i nomi).
Seguono “Lords of Death”, uno degli apici dell’album, dove atmosfere dark/noir si mischiano a ritmi lisergici e incalzanti, e “Afro Comedy”, traccia dal basso acidino accompagnato da samples di canti popolari del continente nero (anche riprodotti al contrario, per gli amanti di rituali equivoci).
Dopo “Me and You on a Boat in Central Park”, ballatona elettronica dal titolo mieloso e dalle atmosfere sognanti, si giunge già belli soddisfatti ad un altro pezzo forte, la title track “Night Movie”, traboccante di sonorità crepuscolari e scandita da ritmiche pregne di elementi progressive.
La traccia successiva, “Contact”, cita – in maniera quasi provocatoria, ma assolutamente non scontata – i Depeche Mode di “It’s no good”. Il sassofono suonato magistralmente – che ci sta come il cacio sui maccheroni – contribuisce a regalarci un pezzo caldo e romanticamente notturno.
Si procede con un’altra perla, “Disco Delhi”. Le prime aspettative, suggeriteci dal titolo, trovano conferma in una freneticità ritmica degna di un souk, profumato – invece che da cumino, cardamomo e curcuma – da funk, disco e house.
“Hotel Morocco”, che conclude il variegato trip sonoro propostoci da Bogus, è un outro downtempo loungettone condito da percussioni un po’ caraibiche, effetti che riproducono l’amabile fruscio di una puntina su un disco di vinile e un giretto di chitarra che rende il tutto ancora più saporito.

Il disco, consigliatissimo, è disponibile sia in formato digitale che su CD.

MEDLEY AUDIO
http://soundcloud.com/billy-bogus/billy-bogus-night-movie-album

Billy Bogus – Night Movie (album medley 192kps) by Billy Bogus

Written by Luca
Makeout Club

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  • Veloziped · 

    ciao,
    interessante! secondo me bisogna aggiungere anche Luca Trevisi (LTJ Experience) e Riccardo Zanaroli (Riccio)

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