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November 26, 2011

“Reden” di Toni Colleselli: parlare di Sudtirolo

Laura Mautone

Un libro che racconta l’amore e il dolore, la gioia e l‘angoscia, la paura e il brivido, il successo e il fallimento, la frustrazione e il dubbio, ma anche il senso della scoperta, che si nasconde nell’imparare la lingua.

A cavallo tra finzione e realtà, i diciassette racconti di Colleselli ci permettono di cogliere degli aspetti sconosciuti o noti della nostra paradossale quotidianità. Come impariamo a parlare un lingua? Come impariamo il tedesco o l’italiano in Sudtirolo? L’autore nell’esergo sottolinea la veridicità di ciò che racconta nel libro. In realtà questi testi nascono a margine di una ricerca intitolata Fit für Europa. Erfahrungen mit Mehrsprachigkeit in Südtirol a proposito delle biografie linguistiche di giovani delle diverse lingue dell’ultimo anno delle scuole superiori, a cura di S Baur e D.Larcher e che è stata pubblicata da Aplha & Beta.

Colleselli sostiene che il suo libro abbia a che fare con il vissuto dei giovani sudtirolesi: è ciò che hanno raccontato, detto o pensato, ciò di cui hanno fatto esperienza nella loro vita. I fatti sono veri, le storie, che li contengono, invece, sono frutto di invenzione. Ci sono dei frammenti di verità, che però, non dicono nulla delle persone che li hanno vissuti. Ogni riferimento a persone reali è puramente casuale. La verità che sta dentro le storie è nella loro possibilità e, solo in questo senso, siamo di fronte alla letteratura e alla poesia. I racconti di Colleselli aprono squarci sulle contraddizioni di una terra bilingue, che bilingue non è, dove la discrepanza tra essere e dover essere è ancora molto forte, dove mondi paralleli convivono, spesso senza conoscersi e incontrarsi e si alimentano di pregiudizi e chiusure. Ma sono anche racconti d’amore per la lingua, nonostante, anni e anni di insegnamento fallimentare a scuola, racconti di passione per la lingua dove il sì suona, racconti di incontri e scontri. Patria, dialetto, madrelingua, identità ed estraneità sono alcuni dei temi che emergono trasversalmente nei testi. Si parla delle possibilità sfruttate e di quelle perse, di problemi che sembrano enormi e che in realtà hanno soluzioni semplici. Un libro, insomma, che si legge come una raccolta di racconti, ma che contiene qualche riflessione, qualche idea per comprendere meglio la nostra realtà e forse per migliorarla. Un libro che qualche politico dovrebbe leggere per tornare ad avere visioni. Un libro che Alexander Langer avrebbe apprezzato.

Toni Colleselli è pubblicista e traduttore.

Cresciuto negli anni Sessanta in Val Pusteria, vive dal 1970 con qualche interruzione a Bolzano/Sudtirolo/ Italia. Ha collaborato a molte attività culturali e formative: con il Südtiroler Kulturzentrum, con la Scuola Zelig, con la casa editrice e la scuola di lingue Alpha &Beta, con InfoGiovani e Bobo, il calendario delle manifestazioni culturali per Bolzano e Merano.

Dopo un brindisi il Bistrot Pienzenau offre anche la possibilità di un brunch.

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