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September 9, 2011

“Noir” di Stefano Bernardi: quanto è nero il nero?

Anna Quinz

Com’è il mondo, attraverso lo “sguardo” di un non vedente? Nero? Forse, ma la definizione di nero, passa attraverso una serie di percezioni e di elementi, che, per chi il mondo lo sente, davvero, con sensi differenti dalla vista, possono cambiare completamente le prospettive. Così il nero non significa più né buio, né nulla, né vuoto.

Grazie a una sottile sincronizzazione di frammenti di registrazioni acustiche di persone non vedenti nella loro quotidianità, Stefano Bernardi, artista poliedrico e sempre alla ricerca di nuove sperimentazioni, traspone le esperienze di sei persone, coinvolte in un documento sonoro di percezioni sdoppiate, di relazioni sfuocate e dell’immaginazione. E così la percezione del mondo, il suo ascolto puro e sincero, l’immagine che può creare, attraverso l’udito e non la vista, diventano un’installazione sonora per riflettere sulla soggettività e sull’oggettività delle cose.

Con questo progetto Stefano Bernardi si é aggiudicato la prima edizione della borsa di studioHypo – Talente, istituita della Hypo Tirol Bank. “Noir” ha convinto la giuria per l’intensità emotiva ed artistica attraverso la quale si confronta con le possibilità ed i limiti delle condizioni di vita delle persone non vedenti.L’installazione é stata anche presentata durante i “Premierentage” nel 2010 ad Innsbruck.

Questa sera alle 19 sarà possibile ascoltare “Noir”, negli spazi di Lungomare, e dialogare insieme all’artista e a Denis Isaia. L’installazione sarà poi disponibile all’ascolto fino all’11 settembre.

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