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August 10, 2011

Philippe Le Guay – Le donne del 6° piano

Cristina Vezzaro

È di un paio di estati fa il ricordo di un appartamento in rue Blanche, sopra i Grands Boulevards. Un palazzo di quelli imponenti, marmi bianchi e cinque piani di eleganti scalinate. Ampie stanze con caminetti che si snocciolano sopra i tetti di Parigi e dalla cucina una porta di servizio con una scala a chiocciola stretta e ripida che usavamo il mattino per scendere rapidamente in strada a comprare croissants e baguettes freschi per colazione.

Che bella sorpresa, quindi, vedere ricostruito, in questo delizioso film di Philippe Le Guay, un mondo oramai (fortunatamente) scomparso: il mondo della servitù ai piani alti prima che fossero trasformati in moderne mansarde per giovani ricchi, stanzette minuscole e un bagno in comune, sotto il freddo estremo o il caldo soffocante dei sottotetti poco coibentati, vite al servizio di signori che di quelle altre vite invece non si occupano affatto.

È quando questi mondi si incontrano, oltre le convenzioni, che le cose si fanno interessanti. È quando si va oltre i ruoli e si scoprono le vite che stanno dietro, quando cadono le facciate ed emergono i labirinti di cuori e aspirazioni, delusioni e difficoltà di un giorno o di una vita che finalmente gli essere umani trovano ciò che dentro davvero li tocca.

E questo film toccante lo è, perché ci porta ai piani alti dell’animo umano.

Eccezionale il cast, con una invecchiata ma sempre incredibile Carmen Maura, un appassionato Fabrice Luchini e un’ottima Sandrine Kiberlain, perfetta nel suo ruolo.

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