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July 7, 2011

Lo sbarco in Alto Adige del dramma azionista

Anna Quinz

L’opera d’arte sbarca in Alto Adige. Non in senso figurato. In senso letterale.  L’opera è una barca rossa, del peso di 150 Kg che è partita da Monaco a maggio ed arriverà, per il varo, a nel mare di Venezia il 23 giugno. Ma se ci pensate, da Monaco a Venezia, quali i corsi d’acqua su cui far scorrere, secondo la sua normale destinazione d’uso, una barca? Nessuno, o meglio, i corsi d’acqua ci sono pure, ma i due artisti Thomas Huber e Wolfgang Aichner, ideatori e attuatori dell’azione passage2011 a cura di Christian Schoen (evento collaterale della 54esima Biennale di Venezia), hanno deciso che l’impresa acquatica, per un mezzo acquatico, sarebbe stata troppo facile.

Dunque, hanno deciso di trascinarla, a mano, senza aiuto di alcun mezzo tecnico. È l’arte Signori, e richiede sforzo. Ma è anche una sfida, un modo di superare i propri limiti, e andare oltre, attraverso l’opera (la barca è stata costruita dagli artisti stessi) e attraverso l’azione stessa. Come Fitzcarraldo, Noè e tanti altri eroici personaggi della fantasia, anche i due impavidi artisti mettono alla prova se stessi e la propria umana condizione, usando l’arte come mezzo. E come fine.
L’impresa titanica, è il caso di dirlo, ha una sua ironia, e una sua intrinseca dose di follia, che la rende opera d’arte, performance, azione o che dir si voglia, un vero dramma azionista, come gli artisti l’hanno voluto denominare. Quanta fatica? Quanta dedizione? Quanto sforzo fisico? Se volete scoprirlo, e vedere le facce affaticate, ma, supponiamo soddisfatte, degli artisti, potrete incontrarli il 21 giugno a Castel Taufers, e il 22 alle 10.00 a Museion. L’Alto Adige segna una tappa fondamentale, dopo il faticosissimo valico delle Alpi della Zillertal e il ghiacciaio di Schlegeis.
E poi si riparte, destinazione Venezia. Riusciranno i nostri eroi?

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