Notte da leoni 2, il sequel ottiene la sufficienza

Andrea Beggio

VOTO: 6

È stata un’impresa riuscire a vedere notte da leoni 2, in programmazione in questi giorni al Cineplexx. Il motivo? Le sale erano sempre piene, fatta eccezione per le prime file. Ma il secondo quesito che segue è: perché le sale erano sempre piene?

A tale proposito ho solo due risposte: in primo luogo chi ha visto il primo non ha potuto mancare questo secondo appuntamento anche se, a mio giudizio il trailer di notte da leoni 2 era ben costruito e creava molte aspettative che poi il film non ha saputo soddisfare.

In questo sequel infatti gli ingredienti narrativi sono identici, fatta eccezione per pochissimi dettagli. Se non consideriamo la location ed il nome dello sposo si potrebbe quasi pensare ad un remake.

Anche se afflitto da una evidente mancanza di originalità, che relega questo lavoro di Todd Phillips fra i film commerciali, l'interminabile susseguirsi di situazioni sempre più folli e demenziali ed una bella fotografia rendono comunque piacevole la visione.

Se è vero che nel genere della commedia sono più importanti i meccanismi che fanno divertire il pubblico rispetto alla solidità della sceneggiatura, in notte da leoni 2 il collante che rende vincente la ricetta è unicamente costituito dal sapiente dosaggio dei pochi ingredienti a disposizione.

I personaggi: Phil: il brillante; Stu, il dentista nerd; Alan, lo psicopatico; Doug, il bravo ragazzo.

La storia:

Situazione a: Stu si sposa in Tailandia

Situazione b: i 4 amici festeggiano la sera prima e al loro risveglio non ricordano cos’è successo, il nipote del futuro suocero di Stu è scomparso quindi devono ricostruire la loro nottata ritrovare il ragazzo e presentarsi alla cerimonia.

Situazione c: l’operazione impossibile riesce e il tanto atteso lieto fine anche se intossicato di alcool droghe viene servito sul piatto dei 2 sposini.