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May 3, 2011

Mussolini a cavallo: scelta una soluzione provvisoria

Anna Quinz

È stato scritto un bando, lanciato un concorso, stabiliti giuria e premi, definiti i vincitori. Ma tutto è stato vano (anche la spesa di 20.000 per tutta l’operazione. I cinque progetti selezionati come finalisti infatti sono stati giudicati oggi non rispettosi dei parametri stabiliti dalla Giunta provinciale. Così nulla di fatto. 500 progetti proposti, un gran parlare, un gran discutere e valutare le proposte dei finalisti – belle non belle, intelligenti non intelligenti, efficaci non efficaci – ma alla fine la Giunta stessa ha optato per una soluzione “temporanea”. Dice Durnwalder “abbiamo deciso di optare per una soluzione provvisoria, almeno fino a quando non sarà più chiara la futura destinazione del palazzo che attualmente ospita gli uffici finanziari”. Il duce a cavallo sarà dunque, per ora, coperto da una vetrata opaca. Prosegue il Landeshauptmann “Chi passerà dalla piazza non sarà più costretto a vedere il duce a cavallo e a leggere la scritta “credere, obbedire, combattere”, chi vorrà comunque vedere l’opera potrà farlo dall’interno del palazzo”. Un compromesso dunque, per non prendere ancora decisioni definitive, per depotenziare ma non cancellare, per velare ma non asportare. Quel che lascia più perplessi non è tanto la decisione in sé, quanto la grande bagarre che c’è stata intorno al concorso di idee, lanciato in fretta, lanciato male e finito peggio. A cosa sia servito, a questo punto non è chiaro. Non si poteva decidere mesi fa per una vetrata opaca, senza smuovere così tanto acque,  animi e i soldi? Ora il dibattito continuerà, è inevitabile, il vetro sarà posto a oscurare Mussolini, forse comparirà qualche targa, ma poi nulla alla fin fine, sarà realmente cambiato…

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