Food

May 4, 2018

De gustibus Connection #83: Barbara “Babsi” Marchi, Chiosco PulverSturm, Merano

Mauro Sperandio
De gustibus connection è una violazione della proprietà (intellettual-culinaria) altrui, un auto-invito a pranzo da chi sa cucinare davvero, un rapido interrogatorio senza la presenza di un legale, una perquisizione senza mandato tra mestoli e padelle. Per un'esperienza culinaria esplosiva, oggi siamo da Babsi Marchi, al Chiosco PulverSturm, sulla passeggiata Tappeiner, giusto ai piedi della torre delle Polveri...

Mauro Sp: Nella Tappeiner, dove da tutto il mondo vengono per passeggiare, tu hai deciso di fermarti e aprire un chiosco, il Chiosco PulverSturm.

Barbara Marchi: Sono nata e cresciuta a Merano, e qui sopra venivo già da piccola. Era da anni che l’idea di aprire un’attività in questo chiosco da tempo chiuso mi girava per la testa. Quattro anni fa un mio amico l’ha comprato e io mi sono fatta avanti per gestirlo. Dopo anni di lavoro nella cucina di ristoranti “convenzionali”, volevo cambiare aria. Desideravo continuare con la cucina, ma stando in mezzo alla gente e offrendo prodotti di alta qualità.

M: Oltre che in mezzo alla gente, qui ti trovi con un panorama e in un contesto davvero unico.

B: Anche se ci sono giornate in cui non hai tempo di guardarti attorno, ho la fortuna di lavora in mezzo alla natura, in un posto bellissimo.

M: Come selezioni i tuoi fornitori?

B: Compro pane biologico prodotto dal panificio Profanter e nei miei hamburger ci sono carni scelte della nostra regione. Le patate fritte le taglio al momento da patate biologiche provenienti da masi della zona.

M: Riesci a fare tutto da sola?

B: Ho una dipendente, altrimenti non riuscirei a dividermi tra cucina e clienti. Devo però aggiungere che in questi anni ho sempre potuto contare sull’aiuto di tanti amici, in particolare Deborah, e dei miei genitori.

M: Quando non lavori, come passi il tuo tempo libero?

B: Io lavoro sempre! Quando ho un minuto libero mi piace prendermi cura del chiosco e delle piante che lo circondano, mi piace che i clienti trovino un posto sempre bello e accogliente.

M: In questi quattro anni del Chiosco PulverSturm, quali sono le soddisfazioni più grandi?

B: Quando ho preso in gestione il chiosco era chiuso da vent’anni e in stato di abbandono. Tutti mi dicevano di rinunciare alla mia idea. Adesso invece sono tanti i meranesi che mi vengono a trovare e tanti i turisti che si fermano e tornano.

M: Quali sono i piatti di cui sei più ghiotta?

B: Ho comprato una grossa pentola olandese in ghisa, che scaldo sul carbone. Ci cucino l’agnello o le costine di maiale, facendo delle cotture lente, che durano anche sette ore. Di questo tipo di piatti sono veramente golosa.

M: Dei vari prodotti altoatesini, quali porteresti come souvenir ad un amico lontano?

B: Speck, patate e formaggi. Ma anche qualche verdura…

M: Visto che ci troviamo accanto alla torre delle polveri, cosa mi proponi di “esplosivo” per questo pranzo?

Potremmo cominciare con un tagliere di speck e formaggi, appunto, per poi passare ad un Ötzi Burger  con patate.

M: Otzi Burgher?

B: Esatto! Lo preparo con un hamburger di cervo e maialino, formaggio fresco di capra, insalata, pomodoro, cipolla e pane nero biologico.

M: Resusciterebbe lo stesso  Ötzi! Ottimo!

B: Lo accompagnerei con un delle nostre birre tedesche. Ti consiglio una birra non filtrata alla spina, la Leikeim. Una rarità nella nostra zona.

M: Ottimo abbinamento!

B: E per finire, una fetta di strudel, che non sta mai male.

M: Un classico che non tramonta mai!

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