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August 17, 2017

Übergang – Passaggi: a Civezzano uno sguardo all’arte contemporanea

Francesca Fattinger

Quando la storia e la contemporaneità si incontrano può essere che i risultati siano inaspettati, come in occasione di Übergang – Passaggi, mostra a cura di Cellar Contemporary a Civezzano. Il contesto è di per sé carico di significati e memoria: si tratta infatti di una delle fortificazioni di origine austroungarica del territorio trentino, simbolicamente e concretamente segno storico di passaggio, un punto strategico di difesa e controllo. In collegamento con la manifestazione “Arte Forte” del 2016 e in occasione del recente restauro della Tagliata superiore, unica parte pervenuta integra del complesso fortificato di Civezzano, è stata inaugurata il 4 agosto la mostra Übergang – Passaggi d’arte contemporanea.LANARO 2

Le tematiche che gli artisti sono stati chiamati a interpretare sono in particolare quelle di transizione e di passaggio: ospiti di un luogo che trasuda una storia legata intensamente a questi concetti, ognuno dei cinque artisti presenti, David Aaron Angeli, Stefano Cagol, Federico Lanaro, Andy Ness e Laurina Paperina, le ha interpretate a suo modo, con media, estetiche e messaggi differenti.
Le prime opere che lo sguardo incontra entrati nel forte, dopo esser stati guidati dalla pietra calcarea bianca squadrata dall’esterno fino all’entrata, sono quelle di David Aaron Angeli. Le opere di questo artista cileno ci fanno tuffare ancor più nel passato, grazie a iconografie antiche e che intrecciano e fanno dialogare culture diverse e lontane tra loro, come quelle della figura maschile a cavallo di una tartaruga, che risale fino al tempo dei greci e che è simbolo del passaggio dell’uomo dalla vita a un mondo ultraterreno misterioso e sconosciuto, o del bastone, forte elemento mistico e  simbolo ideale di unione tra cielo e terra. 

ANGELI - Übergang - Passaggio

Si entra poi in un piccolo spazio in cui viene proiettato un video dell’artista trentino Stefano Cagol che, tra documentario e performance, da anni sta analizzando i cambiamenti in atto nella nostra società. Il video in questione si intitola “The End of the Border (of the mind)” e fa parte di un progetto molto lungo e impegnativo durato un mese, in cui l’artista ha percorso 10.000 km dalle Alpi, passando attraverso l’Europa fino agli estremi confini dell’Artico, creando di volta in volta nei luoghi in cui si è fermato potenti fasci di luce lunghi fino a 15 km. Questa operazione artistica che ha la luce come suo centro simbolico ed evocativo vuole essere un tentativo di mostrare la possibilità di uno ‘sconfinamento’ sia fisico che mentale, un superare confini e un superarsi in continuo divenire.CAGOL 2

Sempre di Stefano Cagol sono anche due opere luminose, in cui alla tematica della luce si aggiunge quella dell’acqua, da sempre simbolo di purificazione e passaggio, ma anche di riflessi e rovesciamenti. La luce è di nuovo protagonista in “RVRB”, una serie di lightbox di Federico Lanaro, un altro artista trentino presente in mostra. Queste opere sono collocate nel forte per creare una simmetria tra queste e le fenditure di luce che entrano dalle finestre, lo stesso gioco di alternanza tra panorama osservato e osservante nascosto presente nelle opere lo si rivive infatti guardando il paesaggio boschivo dall’interno del forte. NESS - Übergang - Passaggio

L’indagine di questa artista è rivolta alle tematiche del comportamento e dei rapporti tra animale e uomo e tra gli uomini e prende concretamente forma nell’opera “Le regole del doppio”: due racchette sono collegate attraverso le loro corde che trasformate, sfilate e ricollegate diventano metafore visibili delle infinite interconnessioni possibili e immaginabili. Un intero spazio è dedicato alle opere su carta dell’artista americano Andy Ness in cui è il viaggio il protagonista: colori accesi e forme tra l’astratto e l’antropomorfo ci suggeriscono atmosfere oniriche di nomadismo. A chiudere l’esposizione è l’irriverenza di Laurina Paperina che tra le opere esposte ha realizzato un intervento immersivo, in cui è la stessa volta di una sala a essere elettronicamente affrescata con le immagini e i suoni di un video. Nello stile ironico e pop che la contraddistingue l’artista ci fa riflettere sulla morte, sulla vita e sul loro continuo intrecciarsi e inseguirsi come nel loop del video proiettato sopra la nostra testa.

Foto: Laurina Paperina, Federico Lanaro, David Aaron Angeli, Stefano Cagol, Andy Ness (c) franzmagazine

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