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August 4, 2017

Ecopassion: alla (ri)scoperta della canapa

Mauro Sperandio

Fino ai primi decenni del ’900 la canapa ha trovato applicazioni nei settori più svariati: dall’industria tessile a quella alimentare, da quella chimica a quella farmaceutica. Egregio sostituto del petrolio e dei suoi derivati, la canapa fu vittima di una feroce campagna proibizionistica sostenuta da aziende della “chimica sporca”, tanto da venire, nel 1937, messa al bando negli Stati Uniti d’America.

Passato quasi un secolo, dopo essere stata relegata al ruolo di “demoniaca pianta psicotropa”, la Cannabis è nuovamente oggetto di interesse, studio e applicazione.
In Alto Adige, a dedicarsi con particolare impegno agli usi di questa pianta c’è la Ecopassion di Brunico. Incontriamo Christoph Kirchler, tra i fondatori di questa azienda, per conoscere le possibilità di impiego della canapa.

Quali sono gli obiettivi di Ecopassion?

Ecopassion incarna la nostra missione: riportare la filiera della canapa in Alto Adige e creare un sistema che sfrutti tutte le parti di questa pianta per produrre alimentari, cosmetici, CBD, tessili, bioedilizia e molto di più. Il nostro obiettivo è creare il primo HempInnovationsPark, un “luogo” in cui si attui il nostro modello di filiera della canapa e che questo modello venga replicato in tutto il mondo. Per realizzare questo obiettivo secondo i nostri valori e inserirci nel mondo commerciale e sociale abbiamo scelto la forma di una S.r.l. Siamo impegnati nella sensibilizzazione riguardo alla coltura della canapa – al momento, abbiamo preso parte a più di 200 eventi e fiere – e siamo attivi con progetti in diverse scuole e università.

ecopassion

Chi anima la vostra azienda?

Ci siamo Alexander Erlacher ed io, fondatori di Ecopassion, ed i soci Werner Schönthaler, Horst Tasser e Philipp Benedetti che hanno rinforzato il team nei ultimi anni. A completare la nostra squadra ci sono la nostra graphic designer Janet Costamoling e la dottoressa Paola Frola, che oltre allo sviluppo di cosmetici e CBD ci supporta nella nostra missione. La rete di partner in Repubblica Ceca, Austria e Italia è parte integrante della nostra realtà. Insieme lavoriamo a progetti di sviluppo e modernizzazione di macchinari, alla creazione di una rete di coltivatori e allo scambio di informazioni.

La vostra attività, da quello che dite e scrivete, sembra essere animata da intenzioni non solo economiche, ma anche sociali…

Si, abbiamo iniziato la nostra missione con queste intenzioni. Arrivando dal settore edile non volevamo fare più case in plastica, che un giorno i nostri bambini avrebbero dovuto riciclare. Con calce e canapa abbiamo trovato il modo di costruire case a km 0 e secondo i criteti della bioedilizia. Per poter fare ciò, nel 2013 abbiamo seminato per la prima volta la canapa. In quell’occasione ci siamo resi conto che i contadini non la coltivavano perché l’associavano alla droga e che non erano più disponibili macchine adatte alla raccolta e alla lavorazione di questa pianta. Proprio allora abbiamo deciso che la nostra missione sarebbe stata costruire case in bioedilizia a km 0. L’unico modo per raggiungere questo obiettivo era avere un team forte, che lavorasse giorno dopo giorno anche senza stipendio, investendo ogni risorsa per portare avanti la nostra missione:proprio come il team di Ecopassion. In quest’ottica, la possibilità di informare e ispirare i giovani e l’orgoglio di portare avanti un’attività ecosostenibile diventa parte integrante dei nostri guadagni.

Il catalogo di Ecopassion è veramente vasto e spazia dall’alimentazione all’edilizia. Come è possibile che una materia prima così duttile e pregiata sia, di fatto, un prodotto di nicchia?

La canapa non é una novitá, ma soltanto una materia prima “dimenticata”. A riguardo, invito tutti a fare una piccola ricerca sulla storia della canapa. Tutte le risposte alla tua domanda rialgono agli anni Trenta… A farla breve, il “problema” della canapa è che renderebbe tutti i paesi autonomi quanto a materie prime. Io non direi che la canapa è un prodotto di nicchia, direi che la conoscenza che ha la gente della canapa è di nicchia, cioè limitata. La canapa ci offre la possibilità di soddisfare il nostro fabbisogno di materie prime per l’alimentazione e la produzione in modo molto piú sostenibile per l’ambiente e gli esseri umani. Sta a noi decidere.

foto filippo florian

Che riscontri avete dagli operatori dei vari settori che iniziano ad utilizzare i vostri prodotti a base di canapa?

Abbiamo una clientela molto varia, ma accomunata da alcune precise caratteristiche: l’amore per la natura, l’attenzione alla sostenibilità e uno stile di vita sano. La canapa e i suoi prodotti hanno portato a noi eccezionali benefici, gli stessi che i nostri clienti hanno potuto riscontrare da loro stessi. Tutti i prodotti di questa pianta contribuiscono in modo positivo alla salute e al benessere. Le persone che usano i prodotti della canapa dicono che la qualità della loro vita è aumentata. Noi di Ecopassion possiamo testimoniare di persona come la canapa ci abbia cambiato la vita in modo molto positivo.

Quali prodotti ritenete davvero “indispensabili” nell’uso quotidiano di una normale famiglia?

Nella mia famiglia si usa ogni giorno l’olio di semi di canapa e anche i semi di canapa interi non mancano nella nostra colazione. Un Hempbalm deve essere sempre a disposizione, per la cura della pelle, di ferite o punture di insetti. Un detergente come Biosativa non viene usato solo in casa e in cucina, ma anche per pulire l’auto. La farina di semi di canapa per la pizza e il pane arricchisce l’alimentazione di tutta la famiglia. In casa mia tutta la famiglia prende il CBD, anche il nostro cane, non solo in caso di necessità. Grazie alla mia sarta Alexandra anche i miei vestiti sono in canapa, la mia seconda pelle mi protegge dal caldo e dal freddo, l’umidità viene regolata, tutto in modo naturale. Il mio sogno è ancora di vivere in una casa di calce e canapa.

Quali iniziative avete in programma nella nostra regione?

Stiamo formando un gruppo per dare vita ad un progetto Interreg Alto Adige-Austria per realizzare una filiera del tessile in Alto Adige. Ci piacerebbe che la Provincia ci aiutasse nella creazione del primo HEMPINNOVATIONSCENTER.

Quali progetti avete per il futuro?

I progetti che ci vedono al momento impegnati sono Soliman nel Labirinto di Canapa, nel Giardino Vescovile di Bressanone il 26 Agosto, per il quale organizziamo una giornata di mercatino con prodotti alla canapa. In settembre inizieremo le visite guida con le scuole. All’interno del progetto con la scuola agraria di Teodone a settembre ci sarà il raccolto della canapa, che verra impiegata per la realizzazione di alcuni prodotti. Assieme a IDM-Südtirol saremo a Bolgona per una grande fiera e abbiamo in programma un progetto interregionale con EURAC.

ECOPASSION S.r.l.
Via Campi della Rienza, 4
Brunico 39031 Italy (BZ)

Foto: ©1,3 Ecopassion, 2 Filippo Florian

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