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July 21, 2016

BRAND NEWS: RSNGRTN161709 potrebbe essere in una “zona abitabile”

Claudia Gelati

Le ricerche scientifiche dell’ASA su RSNGRTN161709 continuano. 

mars_red_planet_stars_space_68492_3840x2400Il telescopio dell’agenzia spaziale prosegue la sua osservazione per rilevare elementi utili alla conoscenza del  pianeta novello e soprattutto le analogie che potrebbe avere con la nostra terra. 

In questi giorni è stato anche spedito nello spazio, con posta prioritaria, il satellite RG01 che ha il compito di studiare da vicino RSNGRT161709, prelevando alcuni campioni e facendoci amicizia. 

Di nuovo si è scoperto che, RSNGRT161709  si colloca in quella zona della nostra galassia, definita – nel corso dei decenni dagli scienziati di tutto il mondo attraverso varie ricerche e indagini spaziali innovative e sperimentali – una “ZONA ABITABILE”. Una sorta di quartiere extra-terreste. 

Mars-1024x768Si è inoltre scoperto che la composizione morfologica del pianeta rosa è  per il 20% rocciosa, con una prepotente presenza di massi e crateri violacei; per il 45% composta di una materia solida e irriverente; un buon 30% della superficie pare essere composto da acqua dolce, mentre un 5% è di una materia ancora ignota [molto probabilmente, la stessa materia di cui sono fatti i sogni. Shakespeare Docet].  

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Attorno al pianeta pare, inoltre, che orbiti una stella nana rosa, momentaneamente denominata SÜ-01, distante 169 anni luce dalla terra, nella costellazione del Capricorno. La scoperta di questa stella, fornisce nuovi input alla ricerca scientifica e aumenta le somiglianze con la terra e la sua fraterna compagna Luna. Si ipotizza, infatti, che SÜ-01 sia il satellite  più-unico-che-raro di RSNGRT161709. 

Gli scienziati e i ricercatori di ASA mostrano un grande entusiasmo per le recenti scoperte, che consentono di rimanere fiduciosi ed energicamente coinvolti in questa emozionante avventura.

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 Ormai il consenso è unanime: RSNGRTN161709 è una nuova e concreta speranza nelle esplorazioni spaziali. 

D’altronde, come non pensarlo: esattamente un giorno e quarantasette anni fa, APOLLO 11 familiarizzava per la prima volta con la misteriosa luna; con un allunaggio che ha tenuto gli occhi di tutto il mondo incollati ai vecchi tubi catodici e cuori speranzosi, sospesi per generazioni e generazioni, fino a noi.  Fino ad oggi. 

La storia è destinata a continuare. 

 

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