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April 4, 2016

UTOPIA EUROPA: La nostra o la loro?

Allegra Baggio Corradi

 Il progetto “Utopia Europa”, realizzato con la collaborazione di Literatur Lana, Lungomare e NIDS, affronterà attraverso dibattiti e progetti artistici, la questione dell’immigrazione cercando di instaurare un dialogo intorno alle conseguenze e ai cambiamenti che questo fenomeno comporta per il nostro continente. La letteratura affiancherà la geopolitica, la parola si concretizzerà nell’azione, nel tentativo di far emergere le continuità e le differenze tra “noi” e gli “altri”. Abbiamo intervistato le tre istituzioni coinvolte per comprenderne le rispettive posizioni e tentare di capire di che utopia in realtà si stia parlando: la nostra o la loro?

Poiché il progetto coinvolge tre distinte istituzioni, quali aspetti in particolare, verranno affrontati  da ognuna?

Literatur Lana – La nostra istituzione letteraria è già di per se’ un progetto in continuo sviluppo. Il tema delle utopie infatti lo affrontiamo già da parecchi anni in occasione del festival „Literaturtage Lana“, ma ora parteciperemo anche a questo nuovo progetto comune. Noi partiamo dal presupposto che le utopie siano ambivalenti ovvero portino avanti la visione di un mondo e una societá migliori dando contemporaneamente vita a delle ideologie dai risvolti negativi e disumani; cerchiamo di riflettere su questa idea la cui tradizione ha radici non solo europee, ma che coinvolgono l’intero Occidente. Per questo motivo vorremmo invitare ad aprire nuove finestre sulla questione per vedere cosa siano in grado di dirci, ad esempio, le ricchissime letterature del mondo arabo, alla base di un processo di trasformazioni sociali e politiche di immani proporzioni. Da due anni stiamo lavorando con poeti e scrittori di questa cultura e in particolare con Mazen Maarouf, uno scrittore libano-palestinese. Attraverso la collaborazione del nostro artista in residenza, Mazen, abbiamo lanciato un progetto di traduzione allo scopo di pubblicare un libro di poesia e narrativa araba tradotto in lingua tedesca. Una serata di incontro e di lettura con Mazen avrà luogo in aprile a Merano. Cureremo, inoltre, una serata in ottobre con scrittori originari del Marocco, Libano ed Egitto.

LUNGOMARE – Nel 2016 Lungomare si concentrera’ sul tema della migrazione e più specificamente sull’attualità e la molteplicità delle questioni legate a questo tema per l’Alto Adige e le strutture della sua società. Il progetto di residenza di Lungomare di quest’anno si sviluppa su due canali paralleli che si articolano rispettivamente intorno alle pratiche della produzione artistica e al background culturale della tematica. Il compito di affrontare il progetto è dato all’artista Beatrice Catanzaro e alla geografa e ricercatrice Kolar Aparna del Nijmegen Center for Boarder Research (Olanda). L’obiettivo di questo progetto è di sperimentare forme di mobilitazione dell’arte, della teoria e della cultura dotate di una forza propulsiva in grado di generare strumenti collaborativi e critici che stimolino interventi politici dal basso in contrapposizione agli strumenti di controllo attualmente utilizzati nella gestione del fenomeno della migrazione. Questi ultimi, a nostro avviso, possono infatti generare solamente più spazio per la paura. Concretamente il progetto consiste in una serie di appuntamenti con le due partecipanti basati sulla ricerca e sulla riflessione allo scopo di alternare occasioni di condivisione del processo in corso con il pubblico.

NIDS – La seconda Summer School 2016 di NIDS è dedicata alle “Nostre utopie”. Il prossimo evento avrá luogo al Maxim-Gorki-Theater a Berlino dove stiamo organizzando una scuola di scrittura drammatica dedicata all’utopia.

Quali strategie verranno messe a punto per affrontare una questione di fatto in continuo mutamento come quella dell’immigrazione? Come si puo’ inquadrare a livello storico e sociale un fenomeno la cui portata e le cui conseguenze non sono ancora del tutto comprensibili? 

LITERATUR LANA – È in effetti molto difficile trovare o anche solo cercare di trovare un modo per reagire correttamente agli avvenimenti e agli sviluppi politico-sociali che stanno avvenendo ora in Europa. Brecht sosteneva che l’uomo non e’ mai in grado di andare di pari passo con la storia (se mai egli sia in grado di capire in che cosa consista questa “storia”). Con il nostro progetto non pretendiamo quindi di rilasciare dichiarazioni o proclamazioni. Non vogliamo spiegare come funziona il mondo e neppure come debba funzionare. Tentiamo solo di riflettere sulle domande e le incertezze che ci circondano. Importanti restano il dialogo e la discussione continui, fattori che alimentano la possibilita’ di una società aperta, illuminata e democratica. 

LUNGOMARE – Il progetto inizia con la proposizione delle domande “Quale paura?”, “Quale crisi?” e “Quale confine?” nello spazio pubblico. A questa iniziativa ha fatto immediatamente seguito l’inizio del progetto di residenza. Beatrice Catanzaro e Kolar Aparna hanno trascorso una prima settimana di esplorazione sul territorio a sud del Brennero dedicata all’ascolto, a una serie di interviste con i rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni attive nell’accoglienza. Il progetto sta ora prendendo la forma di una risposta nella quale le due ricercatrici stanno incrociando le loro pratiche ed esperienze. Con il nostro progetto intendiamo assumerci la responsabilità che, a nostro avviso, anche una istituzione culturale come la nostra deve prendersi nei confronti di un avvenimento di fronte al quale non si può rimanere inattivi. Vogliamo opporci alla tendenza diffusa di rendere invisibile un fenomeno che invisibile non è.

Da sempre uno degli aspetti chiave dell’attività di Lungomare è il suo impegno all’interno del contesto geopolitico che ci circonda e proprio per questo motivo la migrazione non è per Lungomare un tema astratto. Non vogliamo che rifugiati e richiedenti asilo si trasformino nell’oggetto di un’osservazione o di una questione da esaminarsi in maniera isolata. Siamo interessati ad affrontare le sfide quotidiane che il flusso migratorio, che si rivolge verso l’Alto Adige o l’attraversa, comportano.

NIDS – Con “Quale crisi, quale paura, quale frontiera” vogliamo affrontare e interrogare le parole che, nella loro onnipresenza, forgiano inesorabilmente il nostro sguardo sul presente.

Vogliamo, fra l’altro chiedere in cosa consista la crisi, chi l’abbia annunciata. Forse “crisi” è solamente un’altra parola per dire cambiamento?

Utopia significa “non luogo” dunque e’ paradossale che il nostro continente debba identificarsi geograficamente con un’assenza, una mancanza, una realta’ inesistente. Alla luce di questo non e’ forse un bene che l’Europa non abbia realizzato il suo utopico desiderio di comunanza ed evitato cosi’ di diventare un non-luogo?

LITERATUR LANA – Il termine „Utopia“ significa, appunto, anche dal punto di vista etimologico „non luogo“ e indica quindi un luogo non esistente. È inesistente perché ovviamente é „solo“ un concetto sognato legato al desiderio di una società migliore, forse, più giusta. Questa idea suggerisce spunti importanti poiché essa ha talvolta la capacità di cambiare un mondo ormai guasto. Purtroppo le grandi utopie che si sono realizzate sono, se pensiamo per esempio al comunismo, fallite e hanno causato dolori e mali ingenti. Forse dal momento in cui un’utopia diventa un’ideologia che sopraffà l´idea dell´altro diventando un veicolo per l’esercizio del potere e del dominio, essa perde il suo valore e la sua dignità. Non bisogna tuttavia dimenticare che la visione di un futuro migliore, di un futuro più umano e più sociale, é una delle idee e dei beni più importanti e più grandi. E questo sogno non dobbiamo accantonarlo mai.

LUNGOMARE – L’utopia non riguarda solo l’Europa (che in realta’ non esiste), ma anche coloro che danno vita al flusso migratorio che interessa il nostro continente. Le attese, i desideri e le visioni di chi affronta un tragitto che lo/la allontana dal suo luogo di origine, la meta del viaggio: questa è un’utopia. Con il nostro progetto vogliamo occuparci anche di questo: della proiezione di un desiderio nutrito da migliaia di persone in fuga che interessa direttamente le nostre vite per il quale e’ necessario interrogarsi sul nostro ruolo di ospiti.

NIDS – L’utopia è un modo di cercare e recuperare nuovamente le visioni che ci spingono ad andare avanti, quelle in grado di lasciare indietro la politica dei nostri tempi per trovare altri modi di vedere la realtà in cui viviamo. L’utopia e` un modo per trovare termini diversi da quelli che vengono usati per dividerci, per farci paura, per renderci deboli e passivi. L’utopia è un modo di riattivare la nostra fantasia, ma anche un invito a riflettere sui principi fondamentali sui quali e’ stata fondata l’unità europea.

Per l’ultima domanda mi rifaro’ ai quesiti che voi stessi avete indicato in merito alle discussioni che affronterete durante il progetto. In che modo i concetti o le ideologie (politiche, culturali, …)  agiscono su di noi e come saranno in grado le vostre manifestazioni e i vostri manifesti di contribuire alla diffusione degli stessi? 

LITERATUR LANA – Cio’ che aggrava l’attuale situazione dell`immigrazione é senza`altro il marasma di voci, concetti e dibattiti, carichi di emozioni ed energie irrazionali, che sfruttano l’incertezza della società cercando di porsi in primo piano. Questo crea pregiudizi, campagne diffamatorie e ansie manipolatrici. Dall`altro lato pero’ esistono anche paure reali e concrete che bisogna osservare senza paura. Questo e’ quello che noi intendiamo fare cercando di mettere in discussione emozioni, termini o concetti diffusi che spesso generano o sono alla base di luoghi comuni. 

Lungomare – Con la nostra partecipazione al progetto Utopia Europa rispondiamo alla necessità che avvertiamo di dare vita a uno spazio di discussione condiviso e aperto a tutte le componenti della nostra società. Fa parte di questa non solo chi accoglie, ma anche chi viene ospitato. Inoltre l’iniziativa, che è stata realizzata con il sostegno della ditta Barth di Bressanone e del Parkhotel Laurin di Bolzano intende aprirsi anche a chi non è professionalmente impegnato nella gestione delle complesse questioni legate al flusso migratorio che investe l’Europa.

www.utopiaeuropa.info
Istituzioni che partecipano al progetto “Utopia Europa”:

NIDSwww.nids.eu
Lungomare www.lungomare.org
Literatur Lanawww.literaturlana.com

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