Food

July 3, 2015

De gustibus Connection #12: Aaron Stecher, Lounge dei Cedri Hotel Terme Merano

Mauro Sperandio
De gustibus connection è una violazione della proprietà intellettual-culinaria altrui, un auto-invito per un cocktail, un rapido interrogatorio senza la presenza di un legale, una perquisizione senza mandato tra shaker e Boston. Il Lounge dei Cedri dell'Hotel Terme Merano è il posto giusto per un cocktail in assoluta discrezione...

Mauro Sp: …e così, caro Aaron, come ti dicevo, ho trovato il modo di ricavare carbonio dalle bucce di mela. La NASA, ovviamente, mi ha pagato svariati milioni di dollari per il brevetto.

Aaron Stecher: Scusi, le sono caduti i baffi.

M: Come?

A: Le sono caduti i baffi nella ciotolina delle arachidi.

M: Mmm…Beh…mmm…

A: Non si preoccupi, la mia esperienza mi permette di distinguere chi racconta la verità e chi mente, chi parla della propria vita e chi, invece, della vita che vorrebbe. Ed io non dubito che lei sia in grado di ricavare carbonio dalle bucce di mela. Quanto ai suoi baffi, si ricordi che un posto come questo offre classe e discrezione, oltre che cocktail ottimi per ogni occasione.

M: Bravo Aaron, ci sai fare e non solo con lo shaker. Ma dimmi, i vostri clienti sono solo ospiti dell’albergo?

A: Soprattutto clienti dell’Hotel Terme Merano. I meranesi amano festeggiare, ma non hanno l’abitudine di rivolgersi ai bar d’albergo; tuttavia la mia proposta di cocktail sta facendo conoscere anche alla gente del posto il Lounge dei Cedri. Questa è come una piccola oasi in riva al Passirio, un locale accogliente e ricercato, in cui rilassarsi in compagnia, bevendo qualcosa di preparato in quel momento per quel cliente. Un drink esclusivo, in un posto esclusivo.

M: I tuoi clienti amano sperimentare o si rifugiano più volentieri nei classici?

A: I vini -molto apprezzato il prosecco- e la birra sono i classici che non tramontano mai; tra i cocktail: Margarita, Sex on the Beach, Piña Colada sono sempre molto apprezzati. La gente però è curiosa: chiede, si informa, io propongo sempre qualcosa di alternativo, invitando a provare.
Molti clienti arrivano con un’idea di ciò che vorrebbero e me la descrivono: a volte non è semplice indovinare, ma è una soddisfazione interpretare correttamente i gusti del cliente e trasformare la sua idea in realtà.

M: Ma a te le idee come vengono?

A: Sono sempre alla ricerca di nuovi profumi, di nuovi sapori. In un primo momento penso agli abbinamenti ed ai contrasti tra i sapori e poi sperimento fino a trovare il bilanciamento migliore tra gli ingredienti.
Zenzero, rosmarino, timo, fiori di tiglio, spezie, frutti di bosco, lime, sono alcuni degli ingredienti che uso per comporre come una sinfonia. Quando c’è armonia tra sapori e profumi, il cocktail è di sicuro azzeccato.

M: Capisco, io per l’inverno ho un progetto di sicuro azzeccato: sto progettando delle stufe in legno riciclato, ad impatto zero. Geniale, no?

A: …Senza dubbio!

M: Che cocktail proponi ai tuoi clienti per quest’estate?

A: Un analcolico composto con melissa fresca, miele, succo di limone, zucchero, chiodi di garofano pestati ed un infuso di tè ai fiori di tiglio. È  molto apprezzato per il suo bouquet di profumi e sapori originale.
Rosmarino e zenzero pestati, zucchero succo di limone, vodka e ginger-beer, invece, sono  gli ingredienti per un cocktail alcolico, ma molto fresco, leggermente piccante, ideale per l’estate.

 

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