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March 24, 2015

Anita QuattroEver #16. Come la droga, anche la criatura… (Ovvero affinità tra paparismo e tossicodipendenza)

Felix Lalù

Come la droga, anche la criatura entra dentro il tuo corpo attraverso un’iniezione.
Come la droga, anche la criatura ti sconvolge l’organismo.
Come la droga, anche la criatura ti fa vedere il mondo con occhi diversi.
Come la droga, anche la criatura ne esce molto dopo in una situazione in cui stai molto male e ti caghi addosso e maledici dio e tutta la squadra dei santi (riserve comprese) perché potevi pensarci prima e invece mo’ son cazzi tuoi.
Come la droga, anche la criatura c’ha il suo reparto speciale nella sanità.
Come la droga, anche la criatura se ti cade è un casino, se la perdi una tragedia.
Come la droga, anche la criatura non c’è garanzia che ti fa stare bene. Te la prendi e vedi come va.
Come la droga, anche la criatura vale “criatura/droga piccola, problemi piccoli; criatura/droga grande, problemi grandi”
Come la droga, anche la criatura ti fa fare/dire/baciare una serie di robe che prima mai avresti pensato di.
Come la droga, anche la criatura ti darà un sacco di robe da raccontare (che poi queste robe siano realmente interessanti per chi non droga o non figlia è altra questione).
Come la droga, anche la criatura per certi versi ti rende la vita più facile ( “C’ho da drogare”, “C’ho la criatura”) (Per una disamina dei vantaggi del paparismo leggasi qua)
Come la droga, anche la criatura ti rende la vita più incasinata.
Come la droga, anche la criatura è una buon modo per chiedere l’elemosina (anche se in effetti chi droga di solito dice che ha da prendere il treno, ma sappiamo tutti cosa vuol dire c’ho da prendere il treno).
Come la droga, anche la criatura ti fa frequentare cattive compagnie: non saprei come altro definire buona parte degli altri genitori.
Come la droga, anche la criatura non puoi più andare al cine, perché ti addormenti.
Come la droga, anche la criatura ti rende le braccia più vissute.
Come la droga, anche la criatura ti invecchia prima del tempo. Se prendi un tossico o un padre/madre a caso, statisticamente sembra più vecchio di uno senza droga/criature.
Come la droga, anche la criatura dà dipendenza: te vorresti farne a meno, vorresti essere libero, un sereno non padre/non tossico. 
Poi un giorno sei solo a casa senza droga/criatura, all’inizio stai benone, fai tutto quello che vorresti fare se ti toccasse di avere la droga/la criatura, ti senti una persona più bella e leggera e anche il mondo ti si riapre davanti come delle supreme cosce.
Dopo un po’ di godimento extrapaparismo/extradroga, cominci a poi vedere la droga/criatura in tutti i posti in cui sei abituato a vederla, ti scende il mayale, ti sale una nostalgia infame, ti senti vuoto e inutile come un gruppo di facebook in cui nessuno scrive più niente e tutto quello che vorresti  è un piccolo caldo abbraccio della tua personale droga/criatura. Ti penti di aver dubitato di lei e delle sue endorfine e la vorresti sempre lì con te. A incasinarti la vita.

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