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July 23, 2014

Mr. Nobody, la vita è frutto del caso
e di infinite possibili scelte

Miriam Marzura
La nostra responsabile commerciale, sempre alla ricerca di idee e di spunti interessanti, si è imbattuta in Mr. Nobody, film di Jaco Van Dormael del 2009...

Non si può tornare indietro, per questo è difficile fare una scelta, ma fin quando non si sceglie nulla… tutto é possibile.”

Mr. Nobody è uno di quei film così completi e accurati da poter essere paragonato solo ai grandi pilastri del cinema. È un’opera totale tanto da potersi permettere un paragone con “2001 Odissea nello Spazio” e racchiude in sé i concetti presenti in “Sliding Doors” e “Eternal Sunshine of Spotless Mind”. Questo film non lo vedrete nelle sale cinematografiche, in tv o in dvd…ma la pirateria può essere una soluzione, consiglio dato dallo stesso regista Jaco Van Dormael. Presentato per la prima volta durante la 66ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, è stato vincitore di diversi premi da parte di numerose organizzazioni e festival cinematografici.

Il film racconta la storia di Nemo, l’unico essere mortale esistente sulla terra, risvegliatosi dal coma in un futuro dove la morte è stata sconfitta. Nemo viene intervistato per cercare di ricostruire i pezzi della sua vita fino al coma e vediamo come una triade perfetta di storie si accavalli e si sovrapponga in un caleidoscopio di situazioni dove ogni scelta, ogni bivio, ogni incidente amplifica le possibilità future.

Mr Nobody non è nessuno perché racchiude in sé un’infinità di situazioni possibili, tanto che lo spettatore finisce per perdere di vista quale sia la realtà e quale la finzione. Ogni storia ha un suo andamento, un suo stile, si distingue perfino cromaticamente, ma si scontra inevitabilmente con le altre per creare una trama dove l’astenersi da qualsiasi scelta permette appunto di mantenerle tutte vive. Il regista vuole esprimere il disagio, l’ossessione e l’insoddisfazione davanti alle scelte che facciamo, come se ogni decisione portasse con sé una perdita (quando, invece, nel film ogni scelta o non scelta sembra quella giusta). Il regista inoltre ci fa riflettere su questo punto:  qualora conoscessimo in anticipo il risultato della nostra scelta, probabilmente opteremmo per un’altra. Un altro focus è posto sul tempo: lo scandirsi non è uniforme; passato presente e futuro si mescolano e si influenzano a vicenda, e sono i fattori emozionali a dettarne l’andatura.

Penso che la forza del film risieda, da un lato, nel lasciarci nell’incognita dettata dal caso e, dall’altro, nel presentare le possibili alternative che la vita ci offre come opportunità che – oltre a dare sapore all’esistenza – rendendono più ricca una trama che inizia alla fine e finisce all’inizio. 

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