Music

June 5, 2014

Heart of Noise 2014, il cuore del suono
batte a Innsbruck

Marco Russo
Al via la quarta edizione Heart of Noise, dal 6 all’8 giugno 2014 a Innsbruck. Con un programma ricco di eventi e artisti di primissimo piano della scena elettronica contemporanea (da Ryoji Ikeda a Hans Joachim Roedelius), il festival quest’anno esplora le molteplici connessioni tra musica e arte, suono e video.

Heart of Noise Festival esplora dal 2011 traiettorie estetiche innovative al di fuori dell’orientamento culturale dominante e presenta generi alternativi e impulsi musicali d’arte contemporanea. Il festival, curato da Stefan Meister, Chris Koubek e Bobby Rajesh Malhotra, non è solamente un evento per rappresentazioni musicali. Lo scopo principale, infatti, è quello di fondere e mettere in dialogo le diverse discipline, ad esempio proponendo istallazioni audio negli spazi pubblici, sonorizzando film, unificando l’arte visiva con la musica e il ballo, aprendo così delle porte alla molteplicità delle arti performative. Inoltre viene dato spazio ad artisti e musicisti emergenti, all’arte digitale, alla VJ-art e alla DJ-culture: in sintesi, a varie forme innovative della cultura e dell’arte contemporanea.

La quarta edizione di Heart of Noise ci porta al di là del rumore della realtà culturale, là dove palpita il cuore dei suoni. Da quando studi di registrazione, di design e d’arte sono diventati portatili, è iniziata l’ascesa delle arti audiovisive performative. VJ, visualisti, videocollagisti e molti altri fanno ormai parte della realtà musicale contemporanea, come da sempre bassisti, batteristi, trombettisti, amplificatori e cantanti. È così che l’Heart of Noise Festival di quest’anno pone al centro dell’attenzione le varie forme di collaborazione tra audio e video, dall’avant-synth pop di Holly Herndon all’estetica glitch di Ryoji Ikeda; ci avventureremo tra le oscure singolarità di Haxan Cloak e Demdike Stare, rimarremo ipnotizzati dalle spirali sonore di Emptyset e Lumisokea, mediteremo con Yuri Ancarani e Lorenzo Senni, adoreremo maestri come Hans Joachim Roedelius e partiremo in volo dal Denovali Airport (open air sul tetto dell’Adlers Hotel con Sugarcane Soundsystem, Aun e Ensemble Economique).

See Breeze” – concept che guida la quarta edizione del festival – si riferisce alla funzione estetica delle nuove forme di rappresentazione audiovisiva: ebbrezza e freschezza per occhi e orecchie affaticati, bombardati quotidianamente da pubblicità, distrazioni varie, video commerciali sanguisuga, dal mainstream musicale e dalla propaganda politica la quale sfiora il senso dell’arte e della musica con concetti di piacere, di sospensione, di oasi nel deserto dell’illusione nel reale. “La verità è pretendibile” disse la scrittrice Ingeborg Bachmann alle generazioni del dopoguerra. “La bellezza è pretendibile” esigiamo noi per i sedotti, gli accecati, gli annoiati dell’odierno. Musica e arte come antidoti all’abbagliamento sociale. Freschezza – indipendenza – interruzione – fine della noia.

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