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August 1, 2013

Bolzano, 1 agosto 2001

Roberto Tubaro

Ormai da otto giorni gli occhi del mondo intero sono puntati sull’Alto Adige dal momento che il leader e fondatore di al-Qāʿida Osama bin Laden ha deciso di trascorrere le sue vacanze in questa zona. Lo “sceicco del terrore”, così inizia ad essere chiamato dalla stampa internazionale, ha scelto di alloggiare con la sua tenda in un posto imprecisato tra le nostre montagne. Lo abbiamo incontrato in esclusiva mentre passeggiava sui prati del Rosengarten, prima di iniziare la ferrata del passo Santner.

Gli occhi del mondo intero sono puntati su di Lei. Cosa lo ha spinto, proprio in questo momento, a scegliere l’Alto Adige come meta delle Sue vacanze? 

Stavo studiando le mete invernali di quegli eretici dei musulmani Sciiti, quando è emerso che la principale meta dei loro viaggi è proprio l’Alto Adige. Una volta arrivato qui, ho iniziato a fare qualche domanda e ho capito che il loro nome deriva proprio dal fatto che sono amanti dello sci. Se fossero stati amanti del nuoto si sarebbero chiamati musulmani Nuotiti, ma questa è un’altra storia. Spinto dalla curiosità ho deciso di passare un paio di settimane tra le vostre montagne.

Che impressione Le ha fatto la nostra terra?

Meravigliosa! Sublime! Tra le montagne rocciose mi sento a casa e tra le verdi valli mi sento nel giardino dell’Eden. Ormai ho visitato quasi tutte le valli e quasi tutte le città. Amo i canederli, ovviamente senza speck, adoro i crauti, mi tufferei nella vostra birra Forst, ovviamente analcolica, e impazzisco per lo Spigeleier, sempre senza speck.

Ha trovato solo aspetti positivi?

Se non fosse per il fatto accadutomi ieri a Bolzano potrei anche dire di sí. Stavo passeggiando su quella via con tutti i porticati che finisce in una piazza con un grande monumento bianco (corso Libertà/Piazza Vittoria, ndr), quando una Smart mi ha tagliato la strada e la donna bionda al volante ha tirato fuori il braccio mostrandomi il dito medio. Fin qui sono rimasto tranquillo, sapendo essere un tipico gesto di simpatia imparato durante i comizi di Berlusconi. Quando però dalla macchina è uscito Alessandro, un bambino di circa sette anni, dicendomi che diventerà un grande politico come Berlusconi poiché nato l’anno della fondazione del partito di Forza Italia, dicendomi che i tedeschi sono barbari e incivili perché la mamma gli legge le favole dei fratelli Grimm che sono cruente e che fanno tanta paura e promettendomi che un giorno fonderà anche lui un esercito per la libertà, devo ammettere che ho avuto l’istinto di tirar fuori il mio Kalašnikov

Quali sono i Suoi programmi una volta terminate queste vacanze altoatesine?

Devo dire che i miei programmi sono cambiati totalmente. Non lo avrei mai immaginato prima di arrivare qua. Ho deciso di trasferirmi qui in Alto Adige per diventare, con dedizione e rispetto, un vero cittadino sudtirolese. Domani, trasmetterò un video ripreso tra le montagne dolomitiche nel quale dichiarerò al mondo intero la fine di al-Qāʿida e il conseguente annullamento delle iniziative future. I miei programmi sono quelli di candidarmi alle elezioni provinciali, prendendo spunto dal vostro grandissimo presidente Luis Durnwalder. Non vedo l’ora di ricevere la vostra fantastica carta d’identità verde! La pratica per il cambio di nome è ovviamente già avviata: mi chiamerò Luis Osama bin Loden, per mostrare la mia stima nei confronti del mio nuovo modello di riferimento e per evidenziare il mio amore per il Loden. Sogno un mondo intero rivestito di Loden!! 

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There is one comment for this article.
  • Bolzano, 1 agosto 2001 | Rtcj · 

    [...] Ancora una volta l’Alto Adige è entrato nella storia della musica. Il Live Aid, in diretta dallo Stadio Druso di Bolzano e dallo stadio JFK di Philadelphia, è stato un successo senza precedenti: il più ambizioso progetto di trasmissione satellitare internazionale mai realizzato, frutto dell’idea del musicista sudtirolese Bob Geldoffer. Nato a Laives nel ’51, Bob si è sempre impegnato a favore della lotta contro la fame e le malattie in Africa e alla lotta contro la divisione etnica in Alto Adige. (Continua su Franzmagazine) [...]

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