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July 12, 2013

Il ceramista Roberto Pallestrong: “lavorare in silenzio è sempre una cosa molto importante”

Kunigunde Weissenegger

Roberto Pallestrong è un ceramista autodidatta ed ha imparato il mestiere lavorando in alcune aziende dell’Umbria e molto da solo, attraverso prove ed errori che “mi hanno insegnato alcuni modi di lavorazione dell’argilla”. Le forme e i colori della natura sono la principale fonte d’ispirazione per le sue opere. Roberto vive e lavora a Badia. 

Stasera, 12 luglio alle ore 18, inaugura assieme a Irina Tavella la mostra ”Teramënter“ presso l’Istitut Ladin Micurà de Rü a San Martin de Tor in Val Badia (aperta fino al 22 luglio 2013). E noi abbiamo parlato con l’artista. 

Cosa significa Teramënter?

Teramënter significa naturalmente terra (argilla) o anche che la materia o il materiale é naturale. 

Cosa porti alla mostra presso l’Istitut Ladin Micurà de Rü?

Alla mostra porterò una cosa nuova (penso io). Faccio sculture di ceramica e mi ispiro a delle foto che faccio, dalle quali ricavo dei dettagli nei quali riesco a intravvedere delle figure (persone, animali, ecc). Quindi creo delle sculture abbinate a delle foto. La mostra è di foto, quadri e sculture.

Cosa significa per te lavorare con la ceramica?

È la cosa più importante della mia vita da quando ho scoperto quest’arte. Ovviamente dopo la famiglia.)

Chi o cosa ti ispira?

La mia ispirazione principale è la natura e tutto l’ambiente che ci circonda. 

Come sei arrivato a lavorare con la ceramica?

Ho conosciuto questo mestiere tramite un’amica ceramista che mi ha insegnato varie cose per iniziare. Da lì sono andato avanti e spero di andare avanti per sempre. 

Cosa ti interessa esprimere con le tue opere?

Spero di fare in modo che la gente apprezzi le mie opere. Non devo esprimere niente di preciso, la maggior parte delle opere che faccio sono molto spontanee e non progettate.Roberto Pallestrong - DlaciaQuale lavoro non daresti mai via?

Non ho preferenze, perché a me piace fare tante cose e molto differenti fra di loro… per esempio decorare oggetti in serie, creare oggetti in serie, realizzare pezzi unici,  mosaici su muro…

Come, dove e quando lavori meglio?

Lavorare in silenzio è sempre una cosa molto importante, però avendo il mio atelier direttamente in casa è spesso difficile avere questo silenzio perché c’è la famiglia che disturba un po’.

Come ti trovi a lavorare in Badia?

A Badia o in Val Badia in generale si può lavorare abbastanza bene. Si lavora in base a ordinazioni, incarichi fissi annuali, mercatini e mostre. Purtroppo però mancano ancora tante occasioni che possiamo invece trovare nelle grandi città più moderne e all’avanguardia…

Qualche volta senti il bisogno di andare via?

Certamente uscire ogni tanto da questa valle è solo positivo e utile alla mente per vedere come va avanti il mondo. Non c’é una destinazione specifica, per me ogni posto vale l’altro perché a me piacciono tutti i posti.

Cosa stai realizzando al momento? 

Al momento sto lavorando per la mostra a San Martino in Badia e prossimamente per un’altra mostra a Brunico. Però questa sarà una presentazione di incisioni in una mostra collettiva. 

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