Music

June 3, 2013

Pimples, Wrinkles and Rock’n’Roll #20.Tra pensieri e parole sempre la musica

Eva Corre

Ho sempre pensato che la musica potesse essere il mezzo per unire persone di diverse culture e di diversi gruppi linguistici. La musica è il linguaggio ed altro non serve. Forse il mio è un modo un po’ troppo idealistico di vedere le cose, se penso alla reale situazione in cui viviamo. In questa terra, dove per tutelare si raddoppia tutto dividendolo per gruppi linguistici, anche la musica diventa “per tedeschi” e “per italiani”. Così ogni evento musicale, a seconda che sia pubblicizzato sul Dolomiten o sull’Alto Adige, viene etichettato come italiano o tedesco. Molti eventi musicali a Bolzano città non vengono pubblicizzati sul Dolomiten, come molti eventi musicali nei paesini della provincia non vengono pubblicizzati sull’Alto Adige.

Franzmagazine è un’eccezione, perché cerca di offrire, con la sua informazione bilingue, un luogo dove le due lingue possano dialogare e gli appuntamenti culturali possano coesistere in un’unica testata (un motivo in più per leggerlo).  Anche il contest di Upload è il tentativo riuscito di far suonare su uno stesso palco band provenienti da luoghi diversi, tirolesi, sudtirolesi e trentini. Non si va molto oltre Upload, però, sono poche le eccezioni. La “libera circolazione dei musicisti” in regione non esiste, smentitemi se sbaglio. Eccezione fanno sicuramente i gruppi che sono già conosciuti, i veterani “virtuosi” o anche giovani gruppi come i Nolunta’s, o i Rebel Rootz, conosciuti proprio perché vincitori di Upload. Ma mi domando: prima di vincere il contest, i Rebel Rootz erano già venuti in Alto Adige a suonare? I Nolunta’s erano già andati in Trentino? A dire la verità penso che i gardenesi non erano neppure venuti a Bolzano città!

Parlando con musicisti altoatesini e trentini ho capito questo: entrambi vorrebbero avere la possibilità di suonare nella provincia limitrofa. Questo è abbastanza ovvio, quando un gruppo emergente ha suonato in tutti i vari centri giovanili o nei pub della propria provincia, o si rimette a suonare sempre davanti allo stesso pubblico, sugli stessi palchi tutte le volte, oppure inizia ad allargare il raggio d’azione. In fondo siamo una regione che non ha molti abitanti, il territorio non è così vasto, e i posti per suonare sono sempre di meno. Eppure suonare nella provincia limitrofa non è così facile. Sicuramente c’è un’iniziale diffidenza da entrambe le parti, dovuta alla non conoscenza, dovuta alla mancanza di contatti: “Non so dove, non conosco chi, non so come”.

Forse bisognerebbe fare ancora qualcosa, oltre ad Upload. Penso a dei gemellaggi tra centri giovanili o tra band, con un occhio anche in Austria, al vicino Tirolo. In una visione europea di “macroregione”. Una cosa tipo gli scambi che si fanno tra studenti, farlo tra band o tra centri giovanili: io ospito te e tu ospiti me, io suono dove suoni tu, anzi io suono un tuo pezzo alla mia maniera e tu uno mio, alla tua maniera.

Faccio solo un’ultima considerazione: i contributi pubblici per la cultura sono diminuiti e probabilmente diminuiranno ancora. Finanziamo insieme e sempre di più iniziative comuni: cultura italiana e tedesca, trentina e altoatesina e tirolese. Al di là dei confini, di stato o di provincia che siano. Non restiamo indietro. Nello spazio qua sotto, c’è scritto “commenti”. Musicisti e non, dite la vostra!

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