Culture + Arts > Cinema

May 31, 2013

Tutto esaurito per il terzo giorno dell’IFFI

Francesca Di Giovanni

Il terzo giorno al festival comincia presto con “Susa” di Rusudan Pirvelli presso la sala del Leokino, mentre in contemporanea i pochi artisti già svegli si ritrovano presso il Cinematograph per un brunch in compagnia.

Ogni mattina un regista differente si presterà al dialogo con il pubblico per rispondere alle domande e spiegare meglio il proprio lavoro. Il primo è stato Daniel Dlouhy, felice della riuscita del suo “Etwas Paradies”, non solo per ciò che è visibile al pubblico, ma anche per le dinamiche sorte tra il team ed i protagonisti. Al centro della narrazione il cambio generazionale di una piccola popolazione tirolese emigrata in Perù il secolo scorso; ogni intervistato è stato conosciuto e seguito per alcuni giorni, così da riportare al meglio la vita di ognuno di essi, della loro generazione e di quella passata. Jean-Marie Teno + Mohammed Soudani - Cinema Brunch IFFI 2013La seconda mattina è stata la volta di Mohammed Soudani, che ha condiviso con i presenti la sua curiosità sulla scelta di inserire il suo “Lionel” tra i film per ragazzi, di cui la maggior parte difficilmente comprenderà il vero significato dell’opera. Realizzare il film non è stato molto facile in quanto ha dovuto lavorare con due bambini e soprattutto con un leone e si è divertito molto a raccontare come si dovevano rispettare i tempi dell’animale, i suoi pasti e i momenti in cui riposava e tutti lo osservavano incuriositi. Con lui in sala il suo amico e giurato dei documentari Jean-Marie Teno, ex concorrente dell’IFFI, nonché vincitore della scorsa edizione. Anche a lui è molto a cuore la situazione in Africa e parla del suo nuovo lavoro: la biografia di Ernest Ouandie (una donna che ha lottato per la libertà in Camerun), attraverso la quale racconta la difficile situazione politica del colonialismo e post colonialismo. Incontrati nel 2004, Teno aveva iniziato a raccogliere i pensieri della giovane, ma la decisione di ritrarre la sua vita è stata presa successivamente il suicidio che lo ha toccato personalmente. Ha deciso di scegliere “Leaf in the wind” come titolo in quanto nulla è certo e tutto vola via in un attimo.Ilian Metev - IFFI 2013Tante le programmazioni della giornata e i presenti nei due punti nevralgici del Festival, tra cui Ilian Metev. Il documentario “Sofia’s last ambulance”, già presentato in altri festival internazionali come Cannes e Zurigo e vincitore di molti premi e riconoscimenti, è stato proiettato il primo giorno dell’IFFI. Poche le parole che dedica al pubblico, in quanto ritiene che il film, di per sé molto impegnativo, parla da solo e non c’è molto da aggiungere.

Complice il tempo autunnale, le sale si riempio facilmente sin dalla prima programmazione del mattino, per concludersi a notte inoltrata con il divertente “Casting” di Eduardo del Llano, “Die Brücke am Ibar” di Michaela Kezele e la musica dei simpatici dj alternativi che raccolgono un gran numero di persone nel foyer del Leokino.

Print

Like + Share

Comments

Current day month ye@r *

Discussion+

There are no comments for this article.