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May 9, 2013

Meet the Locals #6: Andrea, graphic designer a Cesena

Cristina Vezzaro

Allora: questa è la storia di quella volta che sono finita a una cena di sconosciuti a Parigi. Eravamo una trentina di persone da tutto il mondo, e a parte il nome dell’anfitrione, un indirizzo e le indicazioni per raggiungere casa sua, non sapevo altro. Insieme a me c’erano americani in città per la maratona; canadesi in città per un convegno; mediorientali in città per un altro convegno (non lo stesso!); altri canadesi appena trasferitisi. E poi due italiani. La fotografia è stata presa verso fine sera, e questo potrebbe spiegare l’atmosfera. In realtà Andrea e Massimiliano mi sa che questa faccia ce l’hanno un po’ sempre, perché sono davvero simpatici, anche se si nascondono dietro a un’aria di grande serietà professionale che la mia oramai non più giovane età sembra ispirare ai più giovani. Quest’oggi iniziamo da quello di destra, la settimana prossima vi presento anche l’altro. Ladies and Gentlemen, please meet  Andrea.

Nome, età, lavoro?

Andrea, 29 Graphic designer 

Di dove sei?

Sono nato a Ravenna, ma ora vivo a Cesena.

Che cosa faresti se non fossi graphic designer?

Mi piacciono un sacco di cose ma non credo possano essere considerati lavori…

Sarebbe bello avere tempo sufficiente per riuscire a portare avanti sia le cose DA FARE e sia quelle che VORREI FARE. 

Da quanto vivi a Cesena e perché sei qui?

È solo qualche mese che mi sono trasferito. Cesena la conosco da molto, ma non ci avevo mai vissuto. 

Che cosa ti piace di più di Cesena?

Abito in una bellissima zona appena fuori città, è molto piacevole starsene a contatto con la natura, è una delle cose migliori. Ma anche il centro non è male, basta non frequentarlo troppo. Inoltre qui a Cesena è presente una delle compagnie teatrali d’avanguardia più importanti d’Europa, organizzano spesso cose interessanti.

C’è qualcosa che non ti piace di Cesena?

Non saprei dire, ovviamente non la considero né una metropoli e né una città. È un paesone, come molte delle città Emiliano-Romagnole, ha quindi i suoi limiti.

Dove vivresti se non fossi a Cesena?

Forse tornerei all’estero per qualche tempo, mi è piaciuta Londra.

Non credo comunque ci sia la possibilità di scegliere dove andiamo, possiamo però scegliere se andarci o meno. 

Sei mai stato a Bolzano o in Alto Adige?

No, almeno non che ricordi, però avevo qualche amico di Bolzano quando andavo in campeggio con i miei genitori, ciao Morris, Lara e Nicole!

Che cosa pensi ti piacerebbe? 

Credo sia fantastico, potrei anche abitarci… Ordine, disciplina e natura mozzafiato!

Qual è la cosa più pazza che tu abbia mai fatto? 

Tutte le cose pazze che si fanno da ragazzi sono un po’ pericolose, spesso illegali e talvolta stupide. Forse le cose più spontanee le si fa da bambini, e io credo che una delle cose più matte che feci in quel periodo sia stato tentare di spiccare il volo dal balcone della casa di mio nonno, con scarsi risultati ovviamente… Sono stato sempre molto curioso di capire e tentare le cose.

Credo che questo, unito a una forma intelligente di incoscienza, possa davvero essere la chiave per superare i propri limiti, o semplicemente per mettersi in gioco, ogni giorno.

Vuoi aggiungere qualcosa?

Ciao Cristina, grazie dell’intervista!

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