Rosengarten

May 5, 2013

FranzPlatz + Resistenze + Rosengarten: il plurale di pastasciutta è polenta e baccalà

Anna Quinz

Rosengarten è il nome che da qualche mese (a partire dall’omonima festa che sicuramente ricordate, di settembre scorso) ribattezza il quartiere bolzanino di Dodiciville. Quartiere su cui stiamo lavorando (perché è il nostro quartiere, lì c’è la casa di Franz, proprio in via Rosengarten) da un po’ per riposizionarlo nel panorama cittadino come distretto creativo della città.

Dodiciville è un quartiere plurale. Non è né borghese né popolare, né italiano né tedesco né straniero, è residenziale ma di notte ci sono ancora la squillo, è quartiere di ferrovieri e di giovani famiglie, di palazzi della provincia e di piccole botteghe storiche. Plurale, appunto, con identità multiple che si incontrano e si scambiano un saluto la mattina dal fruttivendolo. Ma è anche quartiere che raccoglie in sé (un po’ perché meno caro del centro ma a due passi dal centro) una grande quantità di artisti, creativi, videomaker (la Zelig è poco più in là), designer. Ci siamo noi e una galleria d’arte, uno studio di design industriale e un’ottima libreria, un’atelier di cucina e un restauratore di pregio. Insomma, Rosengarten è quello che per noi può diventare il vero polo di attrazione della creatività bolzanina, luogo di scambio e dialogo tra realtà (come già sta succedendo) che si uniscono per proporre progetti e idee nuove e ad alto tasso di innovazione e impatto socio-culturale.

Ecco perché, quando ci è stato proposto di pensare a un percorso che introducesse al Festival delle Resistenze, abbiamo subito pensato di lavorare sul “nostro” distretto creativo. Di lavorare con le persone che lo abitano, che ci lavorano, che ci passano tanto tempo ogni giorno, per indagarne ancora più nel profondo identità e pluralità.

In queste ultime settimane, abbiamo parlato con commercianti, abitanti, amici, creativi. Abbiamo cercato di capire cosa rappresenta per loro questo angolo di città, abbiamo cercato di mettere in luce le sue diverse anime e realtà. Poi, abbiamo deciso di mettere davanti a una telecamera alcuni di questi cittadini di Rosengarten, e di far raccontare loro il quartiere, attraverso un elemento quotidiano, soggettivo, plurale: il cibo.

Qual’è il tuo piatto preferito? Questa la domanda da cui parte il nostro racconto di Rosengarten, che intercetta cittadini altoatesini o albanesi, cinesi ed emiliani. Attraverso la ricetta, il pensiero che va a un piatto di pasta oppure a una cotoletta, abbiamo trovato un comune denominatore della pluralità. Un elemento di confronto, di scambio e di incontro, che incrocia la quotidianità ma anche la specialità di un giorno di festa.

Mappando, prima, le realtà alimentari del quartiere, abbiamo potuto costruire un percorso tutto nostro, intercettando poi le persone “della strada” e il loro mangiare a casa o “fuori”. Pizzerie e ristoranti cinesi, la cucina tipica altoatesina e l’indiano, il kebab e il pane di segala, sono alcuni degli elementi che fanno da cornice e da collante di un’area geografica, perché nessun momento è più sociale e nessun esperienza è più “di cittadinanza” del mettersi intorno a un tavolo e mangiare. Che sia il tavolo del bar sotto casa o quello della propria sala da pranzo.

Ecco, nel video, quello che la gente di Rosengarten ci ha rivelato, dono privato di una personalissima intimità che si fa percorso di cittadinanza e di condivisione.

Buon appetito a tutti!

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