Pimples, Wrinkles and Rock’n’Roll #12. Festa del papà a lume di candela

Il risparmio energetico è uno dei nobili obiettivi dei moderni gestori di ristoranti. No, forse la creazione di un ambiente a luci soffuse è il primo trucchetto a cui ricorre un ristoratore per rendere elegante la sua semplice pizzeria, senza mettere mano all’arredamento. Ma no, è la crisi economica, che ha spinto i ristoratori a scegliere poche luci (e un po’ di lumini!) per illuminare i tavoli, risparmiando così sulla bolletta… Mah! Non so esattamente quale sia il vero motivo di questa scelta, ma ormai è una certezza: la pizza si mangia a lume di candela… almeno questa è l’idea che mi sono fatta io. Ma non divaghiamo e arriviamo al dunque.

Per la festa del papà,  decidiamo con tutta la famiglia di andare a mangiare la pizza. Andiamo in un locale vicino a casa e ci sediamo attorno ad un semplice tavolo da 4, con le sedie imbottite rivestite di finta pelle, in un ambiente elegante (ma no, è sempre la solita pizzeria!) con le luci soffuse: un’atmosfera che invita ad abbassare la voce e a parlare di fatti misteriosi e truculenti, con la leggerezza di chi racconta un pettegolezzo. Non so bene chi abbia tirato fuori per primo l’argomento, se prima o dopo la scelta delle pizze… Fatto sta che iniziamo a parlare di Mayhem, il gruppo norvegese di blackmetal, del suo leader, il chitarrista Euronymous, e del cantante Dead che si era suicidato. E poi ancora del chitarrista del gruppo, ucciso successivamente  dal bassista Varg Vikerness (meglio conosciuto come Burzum) condannato a diversi anni di carcere anche per aver incendiato diverse chiese…

Il Figlio sostiene che Burzum è stato sospettato anche di aver spinto al suicidio Dead e dice che il chitarrista aveva un negozio che si chiamava “Inferno”. La luce della candela al centrotavola amplifica i movimenti dei muscoli facciali e di conseguenza le espressioni del viso di chi racconta sottovoce un segreto, mentre abbassa la testa, sgranando gli occhi nel tentativo di impressionare. Il Figlio osserva attentamente l’effetto del suo racconto sulla sorella e poi continua, spiegando che è in cella che Burzum ha composto due album con il sintetizzatore, unico strumento consentitogli in carcere. Eh, sì, ma la Sorella non si impressiona più di tanto, visto che la storia la conosce già. Si diverte solo ad ascoltarla come se fosse la prima volta.

A volte le storie personali dei musicisti sono effettivamente piene di eccessi. Satanismo, droghe, reati vari. Arrivano le pizze che mettono a tacere il Figlio. Tra una prosciutto e funghi e una pizza “della casa”, al Marito scatta il ricordo: anche a Milano negli anni ottanta, c’era un negozio che si chiamava “Inferno & Suicidio” . Vendevano dei vestiti dark pazzeschi che arrivavano da Londra. Siamo sempre nella semioscurità e a questo punto, tra un boccone di pizza, un sorso di birra e la penombra del lume di candela, è inevitabile finire per parlare di Peter Murphy, il leader dei Bauhaus, che dovrebbe iniziare il tour europeo in maggio, con due date in Italia, a Roma e a Milano. Non lo abbiamo visto quando avevamo  vent’anni, potremo organizzarci e andare adesso a vederlo in concerto. Sempre se esce di prigione, dato che è stato arrestato per un incidente d’auto in America, si dice sotto effetto di droga o alcool. Che emozioni potrebbe suscitare in noi, vedere oggi un concerto dei Bauhaus? Non c’è il rischio di trovarci in mezzo ad altri cinquantenni vestiti di nero e pieni di malinconia? Constatare l’effetto dell’invecchiamento sui volti dei propri miti giovanili provoca grande smarrimento. Mi è già capitato con i Depeche Mode. La prima cosa che ho pensato, vedendo Dave Gahan nel video più recente è stata questa: “Ammazza quanto è invecchiato! Poi ho guardato il Marito chiedendo incredula: “Ma siamo invecchiati così anche noi?”

Siamo agli ultimi pezzi di pizza. Il Figlio e la Figlia sono passati dalla storia di Burzum ai drama noir giapponesi… ma chi l’ha detto che le cene al lume di candela sono romantiche? Però, sai che figata organizzare un bel pullmann per il concerto di Peter Murphy?