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March 12, 2013

Scusami morto che cammina mi spieghi dov’è il Senato? Devo andare a votare un disegno di legge sulla cultura

quitthedoner

“Ripartire dalla cultura” è  stato l’appello pre-elettorale di molte associazioni fra le quali Federculture, Fai, Legambiente, Italia Nostra, Mab, Anci, Up, al nuovo parlamento. L’idea di fondo era utilizzare il patrimonio culturale come volano per fare ripartire l’economia. Dopo anni di bieco populismo in stile Milano 2 featuring Olgettine queste elezioni potevano essere l’occasione giusta per accorgersi dell’enorme ricchezza artistica su cui l’Italia siede e che preferisce ignorare per motivi che probabilmente afferiscono alla psicoanalisi collettiva.

Fortunatamente se c’è una cosa su cui si può sempre contare ad occhi chiusi è la capacità del popolo italiano di perdere puntualmente ogni occasione gli si presenti.

Per questo allo stato attuale delle cose una delle preoccupazioni maggiori non può essere che il direttore degli Uffizi guadagna 1800 euro al mese, Pompei cade a pezzi, la reggia di Caserta e le ville venete non sono valorizzate come potrebbero e l’istituto filosofico di Napoli è in bancarotta.

Tutto indotto economico e qualità della vita buttati nel cesso assieme ai posti di lavoro che ne deriverebbero per giovani troppo formati che non riescono a trovare nulla di adeguato ai loro studi.

Purtroppo per loro per riuscire a far lavorare tutti questi laureati in materie umanistiche ci vorrebbe come minimo il più grande patrimonio artistico del mondo.

Ehi aspetta un momento!

Lo so forse qualcuno di voi aveva auspicato una risoluzione razionale di questo e altri problemi del paese. Stolti, non imparate mai.

Con un orgoglioso colpo di coda il popolo italiano ci ha fatto sapere che dopo le Minetti e i Fiorito (che aveva votato con gioia) come rappresentanti ci vedeva bene giovani nerd dall’italiano incerto e preparazione zoppicante e donne di mezz’età che si lanciano in disinvolte rivalutazione del fascismo.

Così adesso in cima alla lista delle preoccupazioni dobbiamo metterci una serie di parlamentari a 5 stelle filo-diretti da Casaleggio che non sanno cosa sia la fiducia, ignorano dove si trovi il senato e spesso hanno iniziato e concluso la loro formazione politica sul video di youtube Zeitgeist o come dicono loro zei-gais o se credono di sapere il tedesco zei-gà (non chiedetemi perché, già è tanto che non dicano Zeitgeistenin stile Sturmtruppen).

D’altrocanto il nuovo capogruppo grillino al senato ha tenuto a informare il Corriere che il suo inglese orale è un po’ deficitario ma scritto se la cava niente male.

Se Casaleggio (massimo organo democratico dell’Italia liberata) è d’accordo io lo vedrei bene come ministro degli esteri.

Come scalda il cuore vedere il proprio paese consegnarsi da un populismo all’altro mentre chi dovrebbe rappresentare l’alternativa seria costruisce la propria campagna elettorale attorno a slogan ficcanti e socialmente rappresentativi come “Smacchiare il giaguaro” e rimane ostaggio delle classe dirigente più politicamente inetta e opaca dell’occidente.

È quel tipo di situazione che ti fa guardare con fiducia al futuro almeno finché ci saranno industrie farmaceutiche che producono ricaptatori della serotonina.

Il direttore di Franz, forse dopo aver letto questo, mi chiama per chiedermi un pezzo su cultura e nuovo governo. Ok.

Anche se il pd riuscisse a fare un governicchio non sarà sicuramente in grado di compiere l’unica scelta in grado di assicurargli un futuro (dimissioni in blocco della dirigenza) ed è quindi spacciato alle prossime elezioni.

In altre parole  è mooooooooortttoooooooooo moooooooooorttttooooooooooooooo e deve andare a kkkkkaaaaaaaaaaasssssssaaaaaaaa (cit.).

Per questo vado a spulciare il programma del primo partito d’Italia, quello che all’urlo di meritocrazia ha portato in parlamento gente che alle presentazioni in stile X factor ha detto cose come:

Paolo Bernini: “ho 25 anni, sono laureato in Tecnologie della Comunicazione, eeeeeh…. i temi che mi stanno cari sono la tutela degli animali, la laicità dello Stato che sono vegano e disiscritto dalla Chiesa Cattolica”.

Rosetta Enzo Blundo: “… sono vicepresidente di un’associazione “cittadini per i cittadini” abbiamo sempre difeso l’ambiente, sono promotrice per un parco urbano. Sono dall’Aquila, vorrei occuparmi di ambiente e di sostenibilità che credo sia un punto fontamentale anche da mettere in conto per la nostra città e l’Italia ancora… Ritengo importantissima la curtura e che come gruppo rimaniamo uniti”.

Monica Casaletto: “Sono una Web Designer, ma mi sono sempre occupata di controinformazione per i cittadini che non leggevano la verità dai giornali. L’informazione deve dire la verità”.

Gianluca Castaldi: “Sono diplomato ISEF, ho giocato a calcio. Vorrei occuparmi di sport ma anche impegnarmi per l’ambiente perché siamo veramente martoriati”.

Laura Castelli: “vorrei occuparmi di bilanci pubblici ovvero dei soldi che in uno Stato vanno a pagare i servizi che siamo pieni di cose che non conosciamo”.

Silvia Chimienti: “Credo nella cultura”.

Deputato Campano: “Ho 51 anni, dobbiamo demolire il nostro ego per metterlo a servizio dell’idea complessiva”.

Corda Emanuela: “Per comunicazione libera togliere i finanziamenti pubblici ai giornali”.

Cotti Roberto: “Sono sardo, mi occupo di decrescita da 30 anni. Vorrei entrare in commissione difesa perché sono pacifista… i poligoni militari che in Sardegna ci stanno uccidendo. Vado in bici dappertutto, vorrei farlo anche per arrivare al Senato”.

Da Villan Marco: “Aiutare l’economia delle piccole imprese, aumentare la sburocratizzazione”.

Fabiana Dadone: “Sono volontaria antitratta”.

D’ambrosio Giuseppe: “Vedo tanti folli attorno a me. Reddito di cittadinanza subito. Se siamo tutti giovani non possiamo lasciare indietro i giovani”.

De Lorenzis Diego: “Vengo da Lecce mi occuperò in quanto sommelier dell’agricoltura. Come ingegnere di energia”.

De Pin Paola: “sono laureata in scienze politica ma principalmente artigiana. Pensiamo al mad in italy”.

Dell’Orco Michele: “Siamo macchine da guerra non ci ferma nessuno uniti verso Roma”.

Di Battista Alessandro: “34 anni Roma. EZZITTI! Sono Reporter e Scrittore. Avendo vissuto all’estero mi vedrei bene in Commissione Esteri. Non abbiamo fatto nulla e la guerra inizia adesso”.

Candidato: “so tre lingue quindi vorrei occuparmi di politica estera”.

Donno Daniela: “53 anni Vengo da Lecce. In Puglia. La Firenze del Sud. Non mi candido per un particolare settore, mi piacerebbe e vorrei…anzi no”.

Valente Simone: “Ha dovuto rimandare la laurea in scienze motorie per ovvi motivi. Sono appassionato di mobilità sostenibile per arrivare a Montecitorio in bici”.

Cioffi Andrea: “No inceneritori no discariche”.

Fantinati Mattia: “Oggi abbiamo scritto un pezzettino di storia d’Italia che i nostri figli siano orgogliosi”.

Risposte estrapolate da questo report più dettagliato che trovate qui.

Scaricando il programma dal sito del mov… pardon di Beppe Grillo scopro che un paragrafo sulla cultura non c’è.

Prima ancora però noto una fantastica somiglianza fra il programma del m5s e quei programmi di governo che redigi con gli amici al decimo bong di olandese quando sei matricola all’università.

Abbonda infatti di termini come “Abolizione,  incentivi, Finanziare, sviluppo, potenziamento, blocco, proibizione, eliminazione” da coordinare con un valore x a scelta.

Totale righe per tema: 0,5

Il mio “programma del decimo bong” aveva nei primi 5 punti:

Abolizione del proibizionismo sulle droghe leggere

Per il resto era molto simile a quello di Grillo, ma come si dice, poi si cresce.

Il m5s invece tira righe sui problemi del paese con semplicità disarmante.

La domanda che ti sorge spontanea è sempre, si ok ma..

COME??

Sussidio di disoccupazione

Si ok, ma come? (cit. D.Luttazzi)

Abolizione della legge Gelmini

Bene, sono d’accordo ma poi servirà un’altra legge. E cercate di non dirmi “Una legge migliore per rendere più studiosi gli studenti, cioè tipo che poi studiano le cose che servono davvero tipo zaigeis, che cioè tipo ti apre la mente”.

Oltre ad essere una lista dei desideri campata in aria ha anche una coerenza che lascia un po’ a desiderare. Ad esempio (nella sezione istruzione):

Abolizione del valore legale dei titoli di studio

Dato le persone che hanno portato in parlamento non faccio fatica a capirlo.

Ma va bene, d’accordo, instauriamo la meritocrazia eliminando il valore legale dei titoli di studio, solo che a questo punto mi aspetto che il punto sotto sia “la guerra è pace, l’ignoranza è forza e 2+2=5”.

Luciano Canfora a commento dell’iniziativa “Ripartire dalla cultura” ha detto ““Potenziare i beni culturali significa innescare effetti positivi in tutte le direzioni”.

Concordo ma qui mi sembra chiaro che la preoccupazione maggiore nei prossimi mesi sarà far arrivare il wifi in tutte le direzioni  per essere sempre connessi con Casaleggio. Ancora dal programma di Grillo:

Diffusione obbligatoria di Internet nelle scuole con l’accesso per gli studenti

Graduale abolizione dei libri di scuola stampati, e quindi la loro gratuità, con l’accessibilità via Internet in formato digitale

Su questo “quindi” ho riso venti minuti, poi subito dopo ho pianto pensando che non era una battuta. Questi, al fatto che qualcuno i libri li deve scrivere e che sia un lavoro non ci pensano neanche. Sono un ammasso di pressapochismo, desideri puerili e veemenza fascio-fumettistica che inquieta.

Insomma in due parole: bello l’appello per la cultura e per la valorizzazione del patrimonio, i punti tra l’altro erano questi (qui di seguito espressi con brevità grillina):

Centralità delle competenze (Ops!)

Promuovere e riconoscere il lavoro giovanile nella cultura

Investire sugli istituti culturali, sulla creatività e sull’innovazione

Modernizzare la gestione dei beni culturali

Politiche fiscali a sostegno dell’attività culturale

Maggiori informazioni (persino i promotori che non sono un partito politico si sono sentiti in dovere di scrivere più di una riga per punto) le trovate qui.

Tante belle fantastiche ma perché perdere tempo a parlarne?

Cosa ci volete fare è andata così.

Mi consola solo il fatto che se guardi Zaigeis 3 all’incontrario spiega chiaramente che i libri e le opere d’arte sono emanazione diretta della trilaterale del Bildenberg e di Mr freezer di Dragon Ball Z.

Si ma aloooooooraaaaa cosa faiiiiiii votiiiiii D’Alemaaaaaaaa?

No, no per carità

W Beppe

(adesso per favore puoi abbassare quel manganello?)

P.s. Un bel servizio sul tema potenzialità sprecate in campo culturale lo trovate qui

P.p.s. L’appello era sottoscrivibile dai candidati prima dell’elezioni. Gli unici candidati del m5s che l’hanno firmato sono quelli emiliani più uno toscano, spero che prima siano riusciti a leggerlo.

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