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March 8, 2013

Mondiali Fiemme 2013, comunicazione web impeccabile. Intervista a Marco Selle

El_Pinta

Domenica 3 marzo si sono conclusi i Mondiali di sci nordico che quest’anno avevano come teatro la Val di Fiemme. La manifestazione è stata un successo sotto tutti i punti di vista: organizzativo, sportivo e anche comunicativo. Il team web coordinato da Marco Selle, responsabile per lo sci di fondo del progetto FuturFisi, ha gestito la macchina comunicativa in modo impeccabile, facendo dei Mondiali di sci nordico del 2013 uno dei più importanti eventi sportivi mai comunicati attraverso internet e social network. Siamo riusciti a intervistare Marco per conoscere i segreti del suo lavoro e del suo successo.

Ciao Marco ci racconti in cosa consiste il progetto FuturFisi di cui tu sei responsabile per lo sci di fondo?

Flavio Roda lo aveva promesso fin da quando si è candidato alla presidenza della Federazione: “puntare sui giovani”! Lo ha mantenuto fondando FuturFisi, un progetto multidisciplinare che punta a formare nuovi talenti che da qui a qualche anno possano portare agli sport invernali nuovi successi. Sci alpino e fondo, snowboard, freestyle, salto, combinata nordica, bob, skeleton, slittino, biathlon. Sono queste le discipline coinvolte che dallo scorso mese di giugno stanno lavorando su di un elevato numero di giovani dal 14 ai 20 anni. Un budget autonomo di oltre 700.000 Euro che in buona parte proviene dall’azienda farmaceutica Teva che continua a credere nella Fisi il cui slogan è: “Curiamo il presente per sostenere il futuro”. Si è parlato spesso anche in passato di puntare sui giovani, ma nel concreto si è sempre preferito investire sul presente che garantisce a chi è al comando di mantenerlo. A seguire lo sci di fondo sono stato chiamato io, voluto dallo stesso presidente per cercare di sviluppare un progetto che punti ad uniformare i sistemi di allenamento, allarghi la base e ridia vita ad un settore che da troppi anni è sulle spalle di campioni come Giorgio Di Centa e Cristian Zorzi che hanno superato i 40 anni, Pietro Piller Cottrer che ne ha 2 in meno.

La gestione della comunicazione web dei campionati mondiali è stata un successo sotto molti punti di vista, puoi darci qualche numero per capire meglio la portata del vostro lavoro?

Il gruppo era composto da circa 25 elementi fra editors (nelle 3 lingue), fotografi, tecnici video e specialisti dei social media. Alcuni professionisti, altri come me, appassionati e volontari. Il sito ufficiale della manifestazione ha registrato 1,7 milioni di pagine visitate, con 247.000 utenti unici, un risultato che lo colloca tra i 5000 siti più visitati in Italia (190.000esimo al Mondo). Il picco è stato registrato il 20 febbraio (giorno della cerimonia di apertura) con 50.000 utenze connesse al sito per controllare il programma e quello che stava accadendo in Val di Fiemme. Ottimi risultati sono stati registrati anche nel campo “sociale”: la pagina di Facebook della manifestazione ha raggiunto 6.250 fans, un risultato che ha permesso ai contenuti della pagina di raggiungere 250.000 utenti. Inoltre Twitter, strumento utilizzato per dare “live” tutte le informazioni dalle gare e non, ha registrato risultati sorprendenti, con una media giornaliera di 1,6 milioni di persone raggiunte e un picco di 2,5 milioni, risultati incredibili per un account con «solo» 2.000 follower! YouTube ha registrato l’upload di quasi 70 video (interviste, conferenze stampa e highlights delle singole giornate), con 186 mila minuti visionati. Il video più visto è stato quello dell’inno ufficiale “C’è Un Fiore Sulle Dolomiti” con più di 80.000 visite, seguita dalle interviste ai campionissimi Kamil Stoch, Petter Northug jr. e Marit Bjoergen. Anche il nuovo account Picasa ha registrato risultati incredibili, con oltre 1200 immagini HQ caricate sul sito e raccolte in 13 album meravigliosi.

Come avete strutturato la comunicazione? Quali i servizi che avete usato e come li avete differenziati?

Ogni tipo di servizio che le moderne tecnologie permettono. Dai social, ai canali più convenzionali, fino al live streaming utilizzato per le press conference e per una puntata giornaliera di circa 25’ con un ospite di alto interesse. Un progetto pilota che in futuro sicuramente avrà maggiore sviluppo.

Per lavoro mi occupo anche di social media management e mi ha colpito molto il fatto che il vostro team fosse composto da ben 25 persone, tra professionisti e volontari. Quali erano le competenze presenti e secondo quali criteri hai selezionato i tuoi collaboratori?

Abbiamo cercato di sfruttare le risorse locali, appoggiandoci fuori Trentino soltanto in poche occasioni. Le competenze erano elevate, malgrado la maggior parte fosse un appassionato e non retribuito, ma in un mondo in rapidissima evoluzione l’entusiasmo e la passione valgono moltissimo.

Per concludere ci racconti qual è stato il momento più emozionante di questa esperienza?

L’ultima sera, quando tutti si sentivano protagonisti di un evento che da tutti è stato indicato come bellissimo. Purtroppo io avevo anche un compito di commentatore tecnico per la RAI e quindi molto spesso ero più preso da questo incarico che nel seguire il team, ma mi ha fatto piacere vederli così presi ed entusiasti che nel prossimo mondiale… starò volentieri con loro per tutto il periodo!

www.fiemme2013.com

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