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January 29, 2013

“Dal mediattivismo al giornalismo digitale”, come orientarsi? La visione di Mazzetta

Marco Bassetti

Il blogging è una pratica digitale che ha trasformato il sistema dell’informazione, rendendolo più aperto e permeabile. Nell’epoca dell’UGC (User-Generated Content), tutti sono potenzialmente generatori di informazione, potendo contare su un proprio spazio di visibilità a costo zero: invece di un quarto d’ora, come nella famosa profezia di Andy Warhol, si tratta di un decimetro quadro: lo spazio di un post. Il medium non è il canale e nemmeno il messaggio, il medium sei tu. C’è chi in questo vede i germi di una grande rivoluzione democratica (i segnali in questo senso non mancano), c’è chi in questo ha intravisto una potentissima leva di marketing (fonte di introiti, prestigio, potere politico/mediatico), c’è chi vi scorge un problema di qualità (delle informazioni, delle fonti, dei contenuti). Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è ottima? Certo è che il potere/sapere dei grandi media tradizionali va sgretolandosi, essendo costantemente minacciato da una miriade di persone potenzialmente più informate sui fatti, secondo il principio secondo cui “in rete c’è sempre qualcuno che ne sa più di te”. Ecco allora che mediattivisti, citizen journalist, blogger curator sono diventate alcune della figure chiave nella trasformazione del giornalismo così come lo conoscevamo. Di questo discuteranno Jumpinshark e Mazzetta, nell’ambito del primo incontro della rassegna “La scrittura ai tempi di internet 2013”, curata da Flavio Pintarelli, dal titolo “Dal mediattivismo al giornalismo digitale: un percorso evolutivo”. Appuntamento mercoledì 30 gennaio, ore 18, presso la Biblioteca Civica di Bolzano. Abbiamo scambiato due parole con Mazzetta, giornalista uscito dall’esperienza Indymedia, oggi titolare dell’omonimo blog.

Sul blog e in rete non si trovano informazioni. Chi è Mazzetta e cosa fa nella vita?
Oggi fa il giornalista a tempo pieno.

Perché ha sentito l’esigenza di aprire un blog e con quali obiettivi?
Al blog sono arrivato tardi, “orfano” di un progetto come Indymedia, che preferivo al blog. Obiettivi particolari non me ne sono mai posti, mi basta poter raccontare le storie a cui tengo.

Come si sostiene economicamente l’attività di un blog come Mazzetta?
Facendo un altro lavoro, dal blog non ho mai ricavato entrate

Perché uno dovrebbe leggere Mazzetta piuttosto che una grande firma di un grande giornale, chessò La Repubblica o The Guardian?
Non saprei, non ho mai coltivato questa pretesa, di sicuro firma e testata non sono garanzie assolute di qualità, nemmeno a The Guardian. Meglio leggere firme e blogger, più si legge, più dati si avranno per formarsi un’opinione propria, che è sempre la cosa migliore.

Quali sono, secondo lei, i vizi e i limiti dell’informazione offerta dai media tradizionali?
La partigianeria e l’asservimento agli interessi economici, prima ancora che a quelli politici.

Da sempre uno dei problemi, enormi, del giornalismo è quello delle fonti. Lei si occupa di grandi questioni di interesse internazionale, che vanno naturalmente al di là della sua visione diretta delle cose, dalla geopolitica agli affari vaticani… Qual è il suo metodo?
Non ho un gran metodo, mi avvantaggio del fatto di leggere moltissimo quotidianamente da sempre. L’affidabilità di una fonte si verifica nel tempo. Mi affido all’esperienza incrociando i dati delle diverse fonti e cercando di evitare che la fiducia verso una fonte mi porti alla chiusura mentale o allo scartare a priori materiale utile.

Ci consiglia due blog che bisogna, secondo lei, assolutamente seguire?
Qui sono in imbarazzo, ma lo sarei anche se mi chiedessero di consigliare la lettura di una testata. Il godimento di un blog dipende dalle aspettative e dalla formazione del fruitore, è un po’ una questione di gusti e desideri, troppo personale per poter rispondere. Sicuramente tra i diversi blog sono nascosti contributi di assoluto valore, se proprio devo dare un consiglio è quello d’imparare a scovarli. Un altro consiglio è quello di provare a gestire con maturità un’offerta informativa sempre sovrabbondante, ma anche per questo abbastanza ricca da contenere comunque informazioni utili e di qualità, per quanto difficili da inquadrare per un fruitore non troppo preparato del prodotto informativo.

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Comments

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There is one comment for this article.
  • lorenzo p. · 

    Mazzetta e’ un diffamatore seriale, uno di quelli pieni di querele e denunce e voi gli date anche spazio? Ne va della vostra credibilità.

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