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October 5, 2012

Incontro tra collezioni (Migros Meets Museion. 20th Century Remix)

Nadia Marconi

C’è un fitto dialogo tra le opere di due diverse collezioni, dietro l’ultimo appuntamento espositivo dell’anno 2012 di Museion: “Migros Meets Museion. 20th Century Remix”. Come annuncia il titolo, la mostra che aprirà con l’inaugurazione di venerdì 5 ottobre, nasce da una collaborazione tra il museo d’arte contemporanea di Bolzano e il Migros Museum di Zurigo, una realtà con la quale Museion ha molte affinità. Il confronto tra i lavori provenienti dalle due collezioni, vuole gettare uno sguardo diverso e liberatorio sull’arte dello scorso secolo, e sui suoi più celebri rappresentanti, attraverso l’interpretazione degli artisti di oggi. Abbiamo parlato dell’evento a cura di Heike Munder, Judith Welter e Letizia Ragaglia, con la direttrice di Museion.

I lavori che verranno proposti, sono stati selezionati per il loro legame con alcune delle tematiche più significative del secolo scorso. Secondo il suo punto di vista – e con tutto l’ampio margine di errore presente in ogni generalizzazione – in che rapporto sta, la produzione attuale, rispetto a quella dei maestri del secolo scorso?

“Chiaramente al di là delle generalizzazioni, posso dire che ora siamo in una fase definibile come post-post-modernismo e quindi distaccata rispetto a quel genere di produzione. Nell’arte accade un po’ come alla radio, quando si sente l’inizio di un pezzo e poi si scopre che si tratta di un rifacimento del brano che ci si aspettava. Ora gli artisti si muovono molto liberamente all’interno dell’arte del secolo scorso e, se prima avvenivano delle riprese, ora si può parlare di vere e proprie appropriazioni, tanto che accade spesso che un artista confischi il linguaggio di un altro e lo faccia proprio. A me preme che queste mostre tematiche che ruotano intorno alla collezione, coinvolgano il pubblico e lo facciano partecipare attivamente.”

Sabato 6, quindi il giorno dopo l’inaugurazione della mostra, in occasione della giornata mondiale del contemporaneo, ospiterete una tavola rotonda sul tema “la perdita di significato delle collezioni pubbliche”. Non è un controsenso rispetto a questa mostra?

“No, per me le collezioni pubbliche forse restano il cuore di un museo. All’evento abbiamo invitato alcuni membri del comitato scientifico- come Heike Munder e Gabriella Belli – a riflettere sul ruolo di una collezione. Nella mostra verranno ospitate opere provenienti dalle collezioni di Meegros e Museion, ma in realtà sarebbe meglio parlare di Museion-Righi. I lavori esposti da parte di Museion infatti, provengono tutti da un prestito proveniente dalla collezione Righi e tra 10 anni dovranno essere restituiti. Ormai Museion non è più in grado di acquistare opere contemporanee, mentre il divario tra la produzione attuale e le opere in possesso della collezione continua ad allargarsi.  Va sottolineato poi, che proprio grazie a questo prestito, abbiamo potuto fare numerosi scambi di opere con altri musei, in occasione di mostre precedenti.”

E’ possibile avere qualche anticipazione sulle opere che saranno esposte?

“Secondo me, è fondamentale l’opera con cui si apre la mostra. Si tratta di un lavoro di Elmgreen & Dragset, una coppia di artisti già coinvolti in eventi che abbiamo ospitato in precedenza, e che qui saranno presenti con il lavoro Drama Queens – realizzato per Skulptur Projekte Münster . Delle sculture animate di Sol Lewitt, Andy Wahrol, Jeff Koons, Giacometti, Hans Arp, e molti altri (esilarante il trailer disponibile anche sul web n.d.r), si muovono e riprendono gli stili dei loro autori, con frasi che mescolano ironia e riflessione, o lamentele come :“Nell’arte la gente vuole sempre vedere cose nuove!”. Ci troviamo di fronte a diversi “ismi” che chiacchierano tra di loro. Molto rilevante anche la posizione d Rachel Harrison, che ha riabilitato il piedistallo come elemento all’interno dell’arte contemporanea, dopo che artisti come Carl Andrè – come si è visto nella mostra che abbiamo ospitato – lo avevano praticamente espulso.”

Il recente programma espositivo di Museion, ha rivalutato il ruolo della propria collezione, in linea con molti altri musei, e certamente con il Migros (realtà che fa della propria collezione un punto di forza, esponendo spesso le opere che ne fanno parte, accanto a quelle presentate nel corso delle mostre temporanee n.d.r.) .C’è da aspettarsi che la programmazione futura continui lungo questo percorso?

“Si, nel corso dell’autunno 2013, ospiteremo una mostra frutto di una collaborazione con Karsten Löckemann, esterno rispetto al comitato scientifico e curatore della Collezione Goetz di Monaco –che è certamente una tra le più prestigiose d’Europa – con  la quale abbiamo già collaborato in occasione della mostra di Pawel Alktamer e che in questo periodo organizza al museo di Basilea una grandiosa esposizione sull’arte povera. In quell’occasione proporremo lavori della collezione Goetz, mentre la mia presenza nel team di curatori, e nella selezione delle opere, costituirà il legame di continuità con Museion.”

L’inaugurazione di “Migros Meets Museion. 20th Century Remix” è prevista questa sera a partire dalle 19, mentre la mostra proseguirà fino a giugno 2013.

Pubblicato su Corriere dell’Alto Adige del 3 ottobre 2012

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