Music

August 7, 2012

Melodia svizzera…fascino latino al Castel Trauttmansdorff

Jimmy Milanese

Il risultato è interessante. Una ragazza vestita in modo alquanto sexy che, piuttosto di cantare, suona un corno svizzero. Strumento naturale limitato ai soli armonici, il corno svizzero veniva usato tra i pastori alpini per segnalare la posizione del gregge. Oggi, sono diversi i gruppi o le bande musicali che utilizzano questo antico strumento per produrre musica. Certo, nessuno può vantare un artista puro come Eliana Burki e questa cosa fa certo un bell’effetto.

Bell’effetto acustico e visivo, impreziosito da una band di bei ragazzotti grintosi, i Alpinisti, che sprigionano sonorità contaminate da provenienze giamaicane, latine, più propriamente rock e, certamente, della antica tradizione folk svizzera. Impossibile non provare alcun diletto, soprattutto per via dell’emozione e soddisfazione che l’occhio guadagna di fronte alla stupefacente cornice naturale dei giardini di castel Trauttmansdorff e ai piedi del poderoso castello illuminato sotto un cielo minaccioso che sembra attendere la fine del concerto per scatenarsi.

Il pubblico, accompagnato in questo percorso melodico un poco particolare, tra pezzi folk & rock, attraverso uno swing che riporta ai migliori tempi del Cotton Club, oppure semplici momenti di meditazione tantrica, spinge affinché la notte non lo inghiotta nel sonno. Eliana Burki, padroneggiando in egual misura le quattro lingue ufficiali della confederazione svizzera, non si fa pregare e porta il suo corno d’alpe attraverso un infinità di situazioni di vita familiare che hanno ispirato la sua musica. Ogni tanto, forse, sembra di avere già sentito qualcosa del genere, ma è evidente che la rielaborazione operata su ogni brano porta a pensare più all’originalità che alla cover.

Quello che rende le serate musicali al castel Trauttmansdorff uno spettacolo nello spettacolo, è la possibilità di unire l’esplorazione attraverso la flora infinita che i giardini offrono, la possibilità di un aperitivo lungo i vialetti che s’inerpicano lungo le pareti della montagna e il panorama mozzafiato che non ha eguali in regione.

Prossimo attesissimo evento ai Giardini, Achinoam Nini, che conosciamo con un semplice ma efficace Noa, accompagnata dal suo quartetto, il 16 Agosto, ore 21.00. Incredibile cantante, di origini israeliana che abbiamo imparato a conoscere anche in Italia, quando Roberto Benigni la scelse per cantare il tema principale de La vita è bella, Noa è forse una delle interpreti più sensuali e magnetiche in circolazione, capace di dare forma e sostanza a quella sua vocalità che non ha uguali.
L’appuntamento è con una musica che viene da lontano, mentre nel laghetto fioriscono i fiori di loto, il promontorio è rinfrescato dal profumo degli oleandri, e le ninfee portano a spasso grilli che hanno perso la via della terra e formiche intrappolate tra le loro foglie!

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